NewsletterNewslettersEventsEventiPodcasts
Loader
Seguiteci
PUBBLICITÀ

I romeni non vogliono più mangiare (e servire) le cozze bulgare

Image
Image Diritti d'autore Euronews
Diritti d'autore Euronews
Di Diana Sobaru
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Sempre più commercianti chiedono alle autorità romene di autorizzare l'acquacoltura delle cozze, così da interrompere la dipendenza dai famosi molluschi bulgari

PUBBLICITÀ

La Romania produce cozze esclusivamente selvatiche. Sono buone come quelle bulgare, ma sono più piccole. Inoltre la produzione è di gran lunga inferiore a quella dell'acquacoltura, avviatissima in Bulgaria ma vietata in Romania.

Per questo i romeni, a malincuore, scelgono sempre le cozze bulgare. Ma sempre più commercianti chiedono alle autorità di autorizzare la coltivazione nel mare romeno, così da interrompere la dipendenza dall'import bulgaro.

Matei Datcu aspetta da anni il via libera delle autorità per poter coltivare cozze romene in mare, vicino al ristorante di cui è proprietario. Ha investito migliaia di euro in spazi di stoccaggio e in dispositivi per la pulizia della sabbia dei molluschi, che però giacciono inutilizzati.

Senza un accordo tra le autorità e i commercianti, il mare romeno rischia di perdere turisti che, in cerca di buoni frutti di mare, potrebbero scegliere di attraversare il confine con la Bulgaria.

Scopri di più nell'approfondimento video di Diana Sobaru.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Il salone del camion in mostra Romania prima di percorrere le autostrade europee

Romania, il Festival internazionale del folklore raduna 300 artisti da nove Paesi diversi

Venezuela, la giornalista Carla Angola: "L'Ue riconosca González come legittimo presidente"