The Brief From Brussels: i palestinesi sognano le elezioni

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Di Isabel Marques da Silva
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L'Ue ha contribuito all'apertura della nuova sede della commissione elettorale centrale palestinese, ma ci sono ancora molti ostacoli che impediscono di andare alle urne.

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L'Autorità Palestinese accoglie con favore la decisione di Hamas, che controlla Gaza, di partecipare a elezioni palestinesi. Potrebbe essere un primo passo per porre fine alla disputa lunga 12 anni con il partito rivale Al- Fatah, che governa in Cisgiordania.

L'Unione europea, il più grande donatore dell'autorità palestinese, ha contribuito con 5 milioni di euro alla nuova sede della Commissione elettorale centrale palestinese. Il Primo Ministro palestinese, Mohammed Shtayyeh, sottolinea che esistono anche altri ostacoli per ripristinare le elezioni.

"Vogliamo indire elezioni ma ci sono due impedimenti. Il primo è avere il via libera di Hamas affinché Gaza ne faccia parte. In secondo luogo, abbiamo bisogno che Israele sia d'accordo affinché le elezioni si tengano a Gerusalemme est"

Nonostante le numerose risoluzioni delle Nazioni Unite, Israele considera l'intera città di Gerusalemme la propria capitale. Il coordinatore speciale delle Nazioni Unite per il processo di pace in Medio Oriente, Nickolay Mladenov, avverte che il conflitto israelo-palestinese continua a essere uno dei motori dell'estremismo e dell'instabilità.

L'Autorità Palestinese attualmente gestisce circa il 40% della Cisgiordania. Il 60% rimane sotto il diretto controllo militare e civile israeliano. Dal 2006 non si tengono elezioni né presidenziali né politiche ma solo locali.

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