The brief from Brussels

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Di Alberto De Filippis
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Le notizie della giornata dalla capitale europea

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Avvertimento alla Romania da Bruxelles. Il vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans si è detto preoccupato dall'introduzione di nuove leggi a Bucarest che: "danneggiano gli sforzi nella lotta alla corruzione e l'indipendenza della giustizia". Agli occhi dell'esecutivo comunitario "la situazione si è deteriorata", ha spiegato in un dibattito all'Europarlamento sullo Stato di diritto nel Paese carpatico.

Uno dei casi più eclatanti quello dell'incriminazione e della earresto di Laura Kovesi. La magistrata rumena è uno dei candidati favoriti a guidare la futura Procura europea è stata incriminata a Bucarest per corruzione da una nuova unità giudiziaria istituita dal governo locale, che ha sempre osteggiato la sua nomina

Il governo socialista di Bucarest è sul banco degli imputati per una riforma della giustizia, una modifica del codice penale e la repressione di manifestazioni anti-corruzione. Il dibattito all'Europarlamento fa seguito alla decisione di avviare contro l'Ungheria la procedura per violazione dei diritti fondamentali.

La Romania deve ritornare sulla strada delle riforme. In particolare voglio avvertire che ogni azione governativa volta a smantellare il sistema giudiziario e creare un sistema endemico di impunità per alti esponenti poltici accusati di corruzione costringerà la commissione ad agire duramente.

Ovvia e immediata la risposta di Bucarest. La premier Virocia Dancila si è detta sorpresa delle decisione di Bruxelles mentre più duro è stato il ministro della giustizia Toader che considera il fatto un'ingerenza nei fatti di uno stato sovrano.

La proposta di implementare il peso della legge nei fatti dei paesi europei è iniiata nel 2014, nel 2018 la commissione è tornata ad occuparsene, Ci sono voluti quattro lunghi anni per fare tutto questo".

La Commissione Europea ha avviato una procedura di infrazione contro la Polonia con l’obiettivo di «proteggere i giudici dal controllo politico». Il provvedimento è stato deciso nell’ambito di una lunga controversia tra Unione Europea e governo polacco, che già nei mesi scorsi aveva prodotto forti contrasti tra le due parti: la Commissione accusa infatti la Polonia di non garantire l’imparzialità e l’indipendenza dei propri giudici. 

Ecco il resto delle notizie più importanti da Bruxelles:

Il primo ministro belga ha chiesto perdono per la maniera in cui il paese ha trattato negli anni '40 e '50 i figli di matrimoni misti nelle ex colonie africane. Alla vigilia dell'indipendenza di questi territori lo stato strappò sistematicamente questi bambini alle loro famiglie mandandoli in orfanotrofi o facendoli crescere da genitori adottivi.

I cittadini del regno unito potranno entrare nell'Unione europea senza bisogno di visto per un corto periodo, immediatamente successivo alla Brexit. A dirlo con 38 voti favorevoli, 8 contrari e 3 astensioni il comitato per le libertà civili che ha raggiunto un compromesso con il consiglio d'Europa. Il testo affronterà il voto della plenaria questo giovedì.

Evidentemente in Lituania non ci sono donne degne di avere dei ministeri. Questa è la triste conclusione a cui si giunge dopo aver visto la composizione del gabinetto del premier Skvernelis e dopo che la presidente,  Dalia Grybauskaite, ha accettato le nomine dei ministri. La presidente lituana resta l'unica rappresentante femminile nella leadership del paese baltico.

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