Ultimo vertice europeo del 2016: un anno all'insegna delle crisi

Ultimo vertice europeo del 2016: un anno all'insegna delle crisi
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Di Elena Cavallone
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Le crisi interne ed esterne all’Unione europea sono sul tavolo dei 28 capi di stato e di governo chegiovedì si riuniscono a Bruxelles per l’ultimo vertice del…

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Le crisi interne ed esterne all’Unione europea sono sul tavolo dei 28 capi di stato e di governo chegiovedì si riuniscono a Bruxelles per l’ultimo vertice del 2016. Tra le questioni più urgenti c‘è l’emergenza umanitaria in Siria. Il presidente francese Hollande ha lanciato un appello: “l’ultimatum umanitario è quello di chiedere che la popolazione, che ora è minacciata e tenuta in ostaggio, possa uscire da Aleppo e che possa essere aperto un corridoio umanitario. E se nelle prossime ore non saranno fatti degli sforzi allora i regimi che sostengono Bashar al-Assad dovranno assumersi la responsabilità di questa situazione estremamente grave per la popolazione. Parlo senza dubbio della Russia. La Russia ha preso degli impegni che non ha rispettato, è ora che si giunga ad una tregua.”

I leader si confronteranno anche sul tema dell’immigrazione. Dopo l’accordo con la Turchia, l’Unione europea ha intrapreso accordi anche con 5 paesi africani ,al fine di gestire l’emergenza rifugiati con i loro paesi d’origine e transito. La cancelliera Merkel ha dichiarato che l’UE sta collaborando su vari accordi riguardanti i migranti e che “lo sviluppo, la sicurezza e la lotta contro la tratta di esseri umani devono andare di pari passo per garantire che le persone non siano in pericolo”.

Infine la Brexit, piatto forte della cena informale che i 27 terranno per stabilire la linea comune sui negoziati con il Regno Unito. Il primo ministro britannico Theresa May spera in un divorzio ordinato, nell’interesse di tutte e due le parti. “Visto che ci accingiamo a invocare l’articolo 50 – ha dichiarato – e a far par partire i negoziati entro la fine marzo del prossimo anno, è giusto che gli altri leader si preparino ai negoziati. Lasceremo l’Unione europea ma vogliamo che sia un divorzio liscio e ordinato. Non è solo nel nostro interesse ma anche dell’Europa. “

Questo vertice chiude un anno difficile per l’Europa che si è mostrata divisa su molti fronti, dalla gestione dei migranti al suo ruolo sulla scena internazionale.

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