Rapporto del Mediatore Ue, serve maggiore trasparenza nelle istituzioni comunitarie

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Difficoltà d’accesso a specifici documenti everi e propri conflitti d’interesse.

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Difficoltà d’accesso a specifici documenti everi e propri conflitti d’interesse. Nelle istituzioni comunitarie serve maggiore trasparenza. O almeno sembra essere questo il senso del rapporto annuale del Mediatore europeo,,dove di 261 inchieste avviate nel 2015, il 20% riguarda proprio la trasparenza nelle istituzioni.

“Alle istituzioni voglio ricordare che è tempo di accettare l’idea di vivere in un mondo digitale nel quale, soprattutto le giovani generazioni non riconoscono i concetti di privacy o segretezza. Ogni istituzione si deve abituare da oggi in poi a maggiori richieste di trasparenza nel lavoro, rispetto al passato” ha spiegato a Euronews la mediatrice europea Emily O’Reilly.

Delle tre istituzioni comunitarie principali, la Commissione è stata quella più interessata dalle indagini dell’ufficio del Mediatore europeo. Un primo effetto è stato l’annuncio dell’esecutivo di aver adottato misure più trasparenti per selezionare i gruppi di esperti di cui l’istituzione si avvale per valutare specifiche questioni o dossier.

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