Alla Tate Britain in mostra gli impressionisti che si rifugiarono a Londra nel periodo della guerra franco-prussiana,
Londra come luogo d’esilio per alcuni, di confronto per altri per conoscere la vita e la cultura britannica così diversa da quella dei caffè della Ville Lumière.
Estelle Lovatt, critica d’arte:
“A Parigi frequentavano café e bar quando arrivarono qui realizzarono che volevano solo dipingerei bellissimi palazzi intorno a Westminster a St. Paul al Big Ben, ma anche la foschia; erano interessati ai colorie a come questi cambaivano quello che veniva guardato”.
La mostra mette in evidenza come l’arte francese e in particolare quella di Monet abbia influenzato quella inglese fino al 1870.
La mostra potrà essere visitata al Tate Britain fino al 29 aprile.