Sulle note di Beethoven Jan Lisiecki incanta Filadelfia

Le note, inconfondibili, di un attacco unico: al Kimmel Center di Filadelfia, qualche giorno fa, il pubblico americano ha potuto ascoltare il Concerto per pianoforte e orchestra n. 4 di Beethoven: sul podio Yannick Nézet-Séguin, che dirigeva la sua orchestra, e il pianista canadese Jan Lisiecki (http://culture.pl/en/artist/jan-lisiecki), appena ventenne e già strepitoso. “È un inizio così inusuale e al tempo stesso caloroso, dice entusiasta Jan presentando il Concerto. L’esecuzione dell’orchestra è ancor più calorosa rispetto al pianoforte, ed è un po’ come offrire un avviluppante benvenuto. Questo è un pezzo che ti fa viaggiare: si parte da un luogo bellissimo, si va quindi in posti molto pericolosi, ma poi si finisce di nuovo in un luogo felice”. “C‘è bisogno della musica come terapia per far fronte al mondo moderno; siamo talmente bombardati da informazioni, notizie, obblighi, che recarsi a un concerto dovrebbe essere come trovare un rifugio, un luogo in cui depurarsi e godere di un momento di riflessione, nella speranza di tornare a casa diversi, rinnovati”. “Sono una persona che ama l’avventura e l’imprevisto – dice ancora il pianista -. Quel che preferisco fare in una città nuova è esplorarla a piedi, con una vaga idea della meta da raggiungere”. (function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) return; js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = “//connect.facebook.net/it_IT/sdk.js#xfbml=1&version=v2.3”; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs);}(document, ‘script’, ‘facebook-jssdk’));You can pre-order the Schumann CD now: http://janlisiecki.com/recordings.htmlPosted by Jan Lisiecki on Giovedì 10 dicembre 2015 “Quando si suona in pubblico ci deve essere un elemento di spontaneità ma anche di razionalità, per quanto i concerti migliori siano quelli in cui non c‘è bisogno di equilibrare i due aspetti ma tutto è naturale: hai un’idea, suonando, e intuitivamente la comunichi al direttore e all’orchestra, e funziona! Sono quelli i momenti migliori, anche per il pubblico, che viene coinvolto, è una sorpresa per noi ma anche per gli spettatori”. A dirigere l’orchestra, in splendida forma, Yannick Nézet-Séguin, il quale spende parole di stima per il giovane Lisiecki. “La purezza, la chiarezza, l’onestà: Jan ha sempre esternato questi valori, anche quando aveva quattordici anni. A livello tecnico, poi, quasi non tocca il pedale, non c‘è inganno, è la musica nella sua verità pura. Ciò che fa è già stupendo, ma sappiamo che tra dieci o venti anni lo sarà ancor di più!”. (function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) return; js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = “//connect.facebook.net/it_IT/sdk.js#xfbml=1&version=v2.3”; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs);}(document, ‘script’, ‘facebook-jssdk’));What do conductor and soloist talk about before taking the stage? Yannick Nézet-Séguin Jan Lisiecki #ViennaFestivalPosted by The Philadelphia Orchestra on Mercoledì 13 gennaio 2016 “Tutti e due, Yannick e io – ribadisce infine Lisiecki – abbiamo in comune la gioia di vivere e di fare musica. Per noi non è un lavoro o un obbligo, ma gioia pura. Quanto meno, questa è l’impressione che ho quando sono sul palco con lui. E lo testimonia il fatto che entriamo e usciamo di scena sempre col sorriso”. “Schumann” è il terzo album di Jan Lisiecki con la Deutsche Grammophon: uscito nel gennaio 2016, è stato registrato con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, diretta da Antonio Pappano.

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