Oltraggioso, anzi peccaminoso, il “Rocky Horror Picture Show” compie quarant’anni ma non ha ancora raggiunto l’età della ragione, per la gioia dei
Oltraggioso, anzi peccaminoso, il “Rocky Horror Picture Show” compie quarant’anni ma non ha ancora raggiunto l’età della ragione, per la gioia dei suoi fan, che restano molti.
Diretto da Jim Sharman nel 1975 e ispirato all’omonimo musical scritto da Richard O’Brien, il film è una trasgressiva rielaborazione del mito di Frankenstein.
Decine di Drag Queen hanno partecipato al ricevimento che si è tenuto al London’s Royal Albert Hall, sfilando sul tappeto rosso accanto ad alcune interpreti dell’epoca: tra queste, Nell Campbell e Patricia Quinn spiegano che cosa abbia reso questa pellicola un cult movie.
Campbell: “Grande musica, sesso, travestitismo, bisessualità, trisessualità… E noi due, e anche il fantastico Tim Curry: e anche un grandissimo sceneggiatore, un meraviglioso regista…”
Quinn: “Eravamo il meglio che si potesse trovare a Londra nel 1973! Per questo siamo ancora qui!”.
Campbell: “Ma anche un’eccellente coreografia e dei bellissimi costumi. E Tim Curry, che ha avuto un peso notevole”.
Il film e il musical ebbero un incredibile successo internazionale che non sembra essersi stemperato con il passare del tempo, stando a quanto dicono i suoi estimatori:
“Mi piace perché mi dà la possibilità di evadere dalla quotidianità di un lavoro da magazziniere e di fare qualcosa di un po’ più oltraggioso”.
“Ti cattura e non riesci a smettere di guardarlo”.
“Migliora con gli anni, a mano a mano che viene scoperto da altre persone. Quelle canzoni non possono non piacere”.