Per il 2019 le previsioni di crescita passano dall'1.9 % all'1.3 %. Rimbalzo nel 2020.
Le tensioni internazionali, come la guerra dei dazi tra Cina e Stati Uniti e ragioni interne, come la frenata dell'industria dell'automobile in Germania e il rallentamento dell'economia italiana. La commissione europea ha rivisto a ribasso le stime di crescita per l'eurozona che scendono dall' 1,9 % al 1,3 % per il 2019 e dall'1,7 % all'1,6 % nel 2020.
"La Commissione ha preso in considerazione la situazione economica generale, avvertendo che la Brexit e il rallentamento più aspro del previsto della crescita cinese, sono una minaccia che può anche peggiorare le cose - spiega Stefan Grobe, corrispondente da Bruxelles - Poi c'è l'instabilità politica che continua a scuotere l'Italia, le violente proteste in Francia, che hanno depresso la produzione e naturalmente la disputa commerciale in corso con gli Stati Uniti che rende la prospettiva complicata e incerta, specialmente per l'industria automobilistica tedesca, che è un importante fattore di crescita nella più grande economia dell'UE ".
Se le stime sono state tagliate per l'area euro e anche per l'Europa a 27, peggio ancora va per l'Italia, Paese per il quale la commissione prevede una crescita quasi nulla, 0,2 % per il 2019.