L'Esecutivo dell'Ue respinto il progetto di bilancio dell'Italia. Spetta ai Ministri delle Finanze dell'Eurozona riaprire la discussione per trovare l'intesa o l'Italia dovrà apportare le modifiche necessarie a trovare l'intesa entro il 13 novembre. O seguirà procedura Ue per avanzo eccessivo.
Il bilancio italiano per il 2019 è stato al centro del dibattito dell'Eurogruppo.
I Ministri europei alle Finanze si sono riuniti a Bruxelles e hanno ascoltato le istanze e la reazione di Roma dopo il 'NO' della Commissione europea alla proposta che ha avanzato a ottobre il Governo giallo-verde. L'Italia si è infatti impagnata a convincere i vertici dell'Unione europea e gli Stati membri dell'Eurozona sulla fattibilità del tetto massimo di deficit pubblico che il Paese si impegna a non superare.
Pierre Moscovici, Commissario europeo per gli Affari Economici e Monetari, ha chiarito che non c'è stata ancora una decisione sulle misure da adottare e sul resto dei punti della proposta.
''È una notizia falsa, un'idea sbagliata'' ha detto Moscovici a Euronews - ''Avanziamo passo dopo passo nello spirito del dialogo. Ma, naturalmente, si continua a lavorare secondo le regole, che sono e devono essere accurate, per fare in modo che il debito italiano non aumenti ulteriormente nel tempo".
Altri rappresentanti dell'Unione, di cui si è fatto portavoce il Ministro austriaco alle Finanze, Hartwig Loeger, ritengono che l'Italia possa fare il giusto sforzo per apportare le rettifiche richieste e raggiungere l'intesa.
"Ci auguriamo che l'Italia possa presto comunicare di aver preso la direzione auspicata, che decida di apportare le modifiche gia' discusse . Spero che la ragione prevalga."
Il progetto di bilancio italiano prevede un deficit del 2,4% del Prodotto Interno Lordo, che allontanerebbe Roma dalle regole europee e dai principi del Patto di Stabilità. Ma il rischio è che l'impatto di una destabilizzazione della terza economia dell'Eurozona possa estendersi oltre i confini del Paese.
La corrispondente di Euronews, Elena Cavallone, ha incontrato l'esperta in affari economici internazionali, la francese Maria Demertzis, Vice-direttrice diBruegel, che ha espresso un'importante osservazione sulla connessione tra Italia e Francia e tra queste due realtà e altri membri dell'Eurozona.
"Le banche francesi detengono parte consistente del debito italiano, l'economia francese dipende fortemente dall'economia di Roma. Quindi, se il Bel Paese subisce rovesci, a livello di mercati o anche solo degli andamenti del debito, anche la Francia avrebbe conseguenze dannose per le sue dinamiche economico-finanziarie."
La Francia ha una forte economia in sé, ma sarebbe il primo Paese a sentire gli effetti della crisi in Italia ".
Se Roma non proponesse le correzioni e modifiche richieste entro il 13 novembre, la Commissione europea potrebbe avviare una procedura per i disavanzi eccessivi nei confronti dell'Italia.
Nella trattativa tra l'Unione europea e l'Italia, il Governo di Roma farà rientrare anche le spese di risanamento idrogeologico, alla luce dei tristi eventi di catastrofe naturale legata alle alluvioni e al cambiamento climatico che hanno recentemente colpito piu' Regioni italiane. Il Ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha stimato queste spese che ammontano a 40 miliardi di euro.