Estate di ritardi e code negli aereoporti

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Chi deve partire dall’aereoporto di Parigi Orly deve armarsi di pazienza e preparsi a lunghe file per effettuare i controlli di sicurezza rinforzati dal marzo scorso. I disagi sono all’ordine del giorno, il 70% dei voli nelle utlime settimane sono partiti in ritardo.

“L’attesa non credo sia stata molto lunga, ma ho avuto l’impressione che non ci sia una buona organizzazione, si può fare molto meglio”, dice una passeggera.“Ci sono stati circa 30 minuti di ritardo per il controlli dei passaporti, c’erano abbastanza agenti di sicurezza al gate ma in generale le misure messe in campo sono abbastanza terribili considerando il periodo”, spiega un altro.

A Parigi Orly transitano ogni giorno circa 115 mila passeggeri, la situazione non cambia in altri scali europei, come Madrid o Barcellona. L’Associazione delle Compagnie spagnole di trasporto aereo (Aceta) ha denunciato che dal 24 luglio circa mille passeggeri hanno perso il volo, nonostante siano arrivati, come richiesto, con tre ore di anticipo allo scalo.

“Negli scali è stato applicato il nuovo regolamento europeo proposto in prima battuta nel 2015 – si difende la portavoce della Commissione Europea Natasha Bertaud – le agenzie nazionali di frontiera e le autorità aeroportuali hanno avuto molto tempo per prepararsi e mettere in campo il personale necessario”. Stessi ritardi anche nel Regno Unito. Airlines Uk, associazione che rappresenta molte delle maggiori compagnie britanniche, ha detto di aver a più riprese sollevato il problema al dipartimento dei Trasporti.

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