A Gerusalemme, il segretario di Stato americano ha dichiarato di essere d'accordo con Netanyahu sul fatto che l'Iran è la "maggiore fonte di instabilità" in Medio Oriente. "Gli Stati Uniti non permetteranno che diventi nucleare" ha detto
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Israele e gli Stati Uniti stanno cooperando pienamente sulla Striscia di Gaza, ha detto domenica il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu: una dichiarazione che chiude la giornata di confronto con il segretario di Stato americano Marco Rubio sull'Iran e sul cessate il fuoco in Libano.
Ringraziando Rubio per il suo "inequivocabile sostegno" alla politica di Israele a Gaza, Netanyahu ha detto che Israele e gli Stati Uniti - sotto la guida del presidente americano Donald Trump - stanno perseguendo una strategia congiunta nella Striscia di Gaza, dove è in vigore un fragile cessate il fuoco tra Israele e i terroristi di Hamas.
L'Iran alla base di tutte le sfide
Rubio ha affermato che l'Iran è alla base di tutte le sfide nella regione. "È la più grande forza destabilizzante della regione", poiché Teheran è "dietro ogni gruppo terroristico, ogni atto di violenza, ogni attività destabilizzante, tutto ciò che minaccia la pace e la stabilità di milioni di persone" in tutta la regione.
Quando parla di Iran, intende il regime, ha sottolineato. E il popolo iraniano, ha detto, è "vittima di questo regime". La violenza a Gaza, in Cisgiordania, in Libano, in Siria e in Iraq "ha un tema comune: l'Iran. E questo deve essere affrontato", ha detto il Segretario di Stato americano.
"Un Iran nucleare non potrà mai accadere" ha detto, aggiungendo che Trump è stato molto chiaro sulla questione.
Rubio ha anche affermato che Trump "è stato molto chiaro sul fatto che Hamas non può continuare a essere una forza governativa o militare" perché "finché rimane una forza che può governare, che può amministrare o che può minacciare la violenza, la pace è impossibile". L'organizzazione terroristica deve quindi essere "sradicata, eliminata", ha sottolineato.