Un ex dipendente di un liceo a Sanski Most ha aperto il fuoco uccidendo almeno tre persone, tra cui il preside. Una persona è rimasta gravemente ferita: è l'attentatore che ha provato a togliersi la vita. L'aggressione durante una riunione per preparare il prossimo anno scolastico
PUBBLICITÀTre dipendenti di un liceo sono stati uccisi a Sanski Most, città nell'ovest della Bosnia-Erzegovina, quando un ex impiegato ausiliario della scuola ha aperto il fuoco durante una riunione di professori mercoledì mattina. L'uomo è rimasto gravemente ferito.
A riferirlo i media locali che citano fonti della polizia regionale: sul posto sono intervenuti la polizia e i servizi di emergenza.
L'aggressore viene indicato dalla stampa locale come Mehemed Vukalić, un ex assistente della scuola su cui era in corso un procedimento disciplinare, che dopo aver aperto il fuoco secondo la polizia ha cercato di uccidersi con un colpo alla testa ed è stato trasportato in ospedale in gravi condizioni.
Chi sono le vittime della sparatoria in una scuola in Bosnia-Erzegovina
La televisione regionale ha riferito che l'uomo aveva avuto un litigio con la direzione.
“Secondo le informazioni finora disponibili, tre persone sono morte, mentre una persona ha riportato lesioni fisiche e il suo trasporto al Centro clinico universitario della Repubblica Srpska [una delle entità, a maggioranza serba, che costituiscono la federazione della Bosnia-Erzegovina] è in corso” ha dichiarato Adnan Beganović, portavoce della polizia del Cantone Una-Sana.
"L'uomo ha usato un'arma da fuoco militare, un fucile automatico" ha specificato Beganović.
Le vittime sarebbero il preside della scuola Nijaz Halilović, 63 anni, l'insegnante di inglese Gordana Midžan e una segretaria Nisveta Kljunić. I loro corpi sono stati trasportati al Centro sanitario di Sanski Most, secondo quanto riferito a livello locale.
Al momento della sparatoria non si tenevano lezioni. Le scuole in Bosnia sono chiuse per le vacanze estive. L'ultimo episodio del genere nei Balcani è avvenuto poco più di un anno fa a Belgrado, quando un adolescente ha ucciso a colpi di arma da fuoco 10 persone, tra cui nove compagni di classe.