(ANSA) – ANCONA, 27 MAR – “Onorare la figura di mio padre e
il suo messaggio, significa anche battersi perché ogni soccorso
in mare venga portato e perché ogni vita venga salvata”. Lo ha
detto Tommaso Urbani, figlio di Carlo Urbani, infettivologo di
Castelplanio, in provincia di Ancona, che identificò e morì di
Sars nel marzo 2003, durante la seduta del Consiglio regionale
Marche nella Giornata dedicata al medico-eroe che nel 1999
ritirò il Nobel per la Pace per Medici Senza Frontiere di cui
era presidente della sezione Italia. Urbani, presidente
Associazione italiana Carlo Urbani, ha citato crisi umanitarie
tra cui quelle in Siria, Yemen, Sahel, invitando a “continuare a
battersi per ciò per cui mio padre ha combattuto”; una “figura
emblematica della lotta alle disuguaglianze nell’accesso cure
mediche, nel contrasto alle pandemie e nella solidarietà
internazionale”, per “garantire l’equo accesso alla salute,
contribuire alla lotta contro malattie dimenticate con
professionalità e umanità senza dimenticare di dare dignità dove
non si riesce ad averla”. Il figlio di Carlo Urbani ha ribadito
il messaggio del padre: “senza un sistema nazionale pubblico e
una medicina radicata sul territorio non si possono contrastare
pandemie o altri problemi: per onorare la sua figura, le
istituzione devono garantire a tutti equo accesso alle salute”.
Sulle “crisi umanitarie quali quelle dell’immigrazione e troppi
morti in mare, immaginate un medico che si rifiuta di prestare
soccorso a un paziente, non soccorrere migranti in mare è la
stessa cosa”. In un’intervista del 1999, ha ricordato, Carlo
Urbani criticava i “politici italiani” per la “lontananza dalla
realtà, da ferite e lacerazioni umanitarie in tante parti del
mondo. Certi mali richiedono una risposta immediata da parte di
una classe politica – aveva tuonato il medico – che pensa solo a
problemi interni, a polemiche senza fine, a nuovi schieramenti e
denominazione di partito. ‘Vorrei che si assumessero con forza
le loro responsabilità, invece di improvvisare interventi
umanitari quando non è richiesto piuttosto facessero qualcosa di
concreto’”. Questo giudizio, per Tommaso Urbani, è “ancora
attuale”. (ANSA).
Migranti: Urbani, per onorare mio padre ogni vita venga salvata

Figlio medico-eroe contro politici lontani da crisi umanitarie
Di ANSA