(ANSA) – REGGIOCALABRIA, 12 GEN – “Per mancanza di una
condizione di procedibilità”, il gup di Reggio Calabria Stefania
Rachele ha disposto il “non doversi procedere” nei confronti di
due soggetti imputati per quattro furti avvenuti a cavallo tra
il 2020 e il 2021. A causa della “riforma Cartabia”, che prevede
l’improcedibilità per i reati di furto in assenza di querela di
parte, si è concluso così il processo nato da un’inchiesta
coordinata dal procuratore Giovanni Bombardieri e condotta dalla
Polizia che aveva intercettato i due imputati facendo luce su
una serie di furti consumati nei vagoni dei treni merci
parcheggiati vicino alla stazione ferroviaria di Villa San
Giovanni.
I due soggetti, difesi dagli avvocati Marilena Barbera e Giacomo
Iaria, hanno visto cadere le accuse di furto nei loro confronti
a causa della mancanza di querela. Sono stati condannati, uno a
un anno e 8 mesi di carcere e l’altro a 2 anni di reclusione,
solo per la detenzione di armi. Una pena che, avendo scontato
già sette mesi di detenzione, consente a uno dei due di
attendere il processo d’appello a piede libero mentre l’altro
rimane in carcere per un’altra causa.
Prima della sentenza, il pm aveva sottolineato che per i quattro
furti “non è stata presentata querela e, allo stato, non risulta
possibile individuare con precisione le persone offese”. Da qui
la richiesta, avanzata dalla stessa Procura, di revoca parziale
della misura cautelare in carcere per i reati di furto. Revoca
che è stata accolta dal gup. (ANSA).
Manca querela, prosciolti per 4 furti a Reggio Calabria

Effetto riforma Cartabia,i due imputati condannati solo per armi
Di ANSA
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