Browder, finanziere nemico del Cremlino: "Putin ha rovinato la Russia per i prossimi 30 anni"

Browder, finanziere nemico del Cremlino: "Putin ha rovinato la Russia per i prossimi 30 anni"
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Di Méabh Mc Mahon
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Il suo ultimo libro, "Sfida allo Zar", è dedicato al suo avvocato, Sergej Magnitskij, morto in carcere dopo aver portato alla luce una maxi frode fiscale da 230 milioni di dollari, frutto di truffe e corruzione di Stato

Bill Browder è un finanziere americano e tra le più note voci critiche del Cremlino. Il suo ultimo libro, "Sfida allo Zar", è stato appena pubblicato in Italia. La scorsa settimana Browder è stato al Parlamento europeo, a Bruxelles, per parlare all'evento "Make Russia Pay", in cui si è discusso di come utilizzare i beni russi congelati per ricostruire l'Ucraina.

Browder è il responsabile della Global Magnitsky Justice Campaign. Si tratta di un movimento per i diritti umani in onore del suo amico ed ex avvocato Sergei Magnitsky, assassinato nel 2009 all'età di 37 anni.

Da quando è stato assassinato, 13 anni fa, sono in missione per ottenere giustizia. Questo mi ha portato a viaggiare in tutto il mondo e a incontrare i legislatori per far approvare una legge chiamata Magnitsky Act, che congela i beni e vieta i visti alle persone che lo hanno ucciso o che hanno compiuto azioni simili. La legge Magnitsky è stata approvata in 35 Paesi del mondo, tra cui 27 Paesi dell'Unione europea. Oggi è il modello che viene utilizzato per sanzionare oligarchi e altri funzionari del regime di Putin in tutto il mondo. Non avrei mai immaginato né l'effetto del Magnitsky Act né che sarebbe servito per quello che Putin sta facendo.

L'Ue l'ha approvato nel 2020. Sta funzionando?

Gli Stati Uniti hanno approvato il Magnitsky Act nel 2012. A Bruxelles sono serviti altri otto anni per farlo. Nell'Unione ci sono molte disfunzioni. È un'organizzazione con un minimo comune denominatore: l'Ungheria, ad esempio, si è opposta per anni alla sua approvazione e quindi non è stato possibile farlo finché non si è riusciti a superare questo ostacolo. La legge Magnitsky è stata utilizzata, ma non nella misura in cui dovrebbe essere utilizzata. L'Unione europea si è rivelata ancora una volta un'organizzazione basata sul consenso o, meglio, sul veto, in cui un solo Paese può porre il veto sull'intera operazione.

Gli americani si stupiscono sempre di quanto tempo ci voglia perché le cose accadano nell'Unione europea. Di recente Ursula von der Leyen ha messo sul tavolo una proposta per confiscare i beni congelati degli oligarchi russi e utilizzarli per la ricostruzione dell'Ucraina: è possibile dal punto di vista legale?

Ci sono di due tipi di beni. I beni degli oligarchi e quelli dello Stato russo, che sono stati congelati. Il patrimonio dello Stato russo ammonta a 350 miliardi di dollari. Mi sembra che quella sul patrimonio dello Stato russo sia una questione chiusa. C'è un Paese che ha commesso un atto di aggressione, un crimine di aggressione. Penso sia molto facile da dimostrare. Basta accendere il televisore. I danni che i russi hanno causato all'Ucraina si possono quantificare in oltre mille miliardi di dollari: 350 sono già stati congelati. Ci sono vari burocrati e altre persone che dicono: 'Non si può fare, non è giusto, viola questa o quella legge'. Viviamo in un mondo in cui dobbiamo adattare le leggi ai tempi. Putin sta creando una nuova era di crimini. Quindi dobbiamo adattare le leggi di conseguenza. Ed eccoci qui, in un organo legislativo come il Parlamento europeo. Sono stato al Parlamento britannico, al Congresso degli Stati Uniti, al Parlamento canadese e così via, e in tutte queste istituzioni si fa questo, si fanno le leggi. Quindi, se ci sono carenze legali, penso che la chiave per risolverle sia dire: 'D'accordo, approviamo una nuova legge per chiudere questa scappatoia, in modo che Putin non possa andare in giro a uccidere gli ucraini senza pagare un prezzo'".

Vladimir Putin è un uomo che lei conosce ben: era suo amico, poi è diventato il suo "più grande nemico".

Non sono mai stato suo amico. Non ho mai incontrato Vladimir Putin. All'inizio della sua presidenza, quando combatteva gli oligarchi, i nostri interessi erano allineati. Poi è diventato lui stesso un oligarca. Quindi siamo diventati acerrimi nemici. Quando è stato approvato il Magnitsky Act, era infuriato con me. Mi ha inseguito in tutto il mondo con otto mandati di arresto dell'Interpol e richieste di estradizione. Al vertice di Helsinki nel 2018 ha persino chiesto a Trump che mi consegnasse. È ossessionato da me dagli inizi del Magnitsky Act.

Per questo motivo non potrà mai più rimettere piede in Russia.

In Russia mi rivogliono disperatamente, visto che hanno emesso tutti questi mandati di arresto. Vogliono riportarmi in Russia. Vogliono torturarmi e uccidermi.

È rimasto sorpreso dall'invasione dell'Ucraina?

In realtà sono rimasto sorpreso. Non mi ha sorpreso il fatto che abbia la capacità di uccidere o di fare cose terribili. Ma sono rimasto sorpreso perché Vladimir Putin si trova in una posizione di debolezza. Il suo Paese non ha una grande economia. L'economia è grande quanto lo stato di New York. Il suo bilancio militare è più o meno lo stesso del Regno Unito e i suoi uomini ne rubano circa l'80%. Quindi non avrei mai pensato che volesse mostrare in modo così plateale le insegne militari russe. Tutto ciò che ha fatto prima dell'invasione era plausibilmente negabile. Nel 2014 ha mandato in Ucraina un gruppo di uomini in uniforme senza le loro insegne e ha detto che erano solo turisti. A Salisbury hanno avvelenato delle persone e hanno detto che quei tizi stavano solo guardando le cattedrali. Questo era lo stile dei suoi crimini. Ora invece abbiamo l'esercito russo in un paese straniero.

Siamo a Bruxelles, nel cuore dell'Unione europea: l'Unione europea ha adottato molte sanzioni contro la Russia. Secondo lei, stanno funzionando?

Le sanzioni stanno funzionando, ma ci sono molti posti in cui la Russia non è stata sanzionata. Fino a qualche giorno fa incassava un miliardo di dollari al giorno dalla vendita di petrolio e gas. È fantastico che siano stati congelati i beni dello Stato e degli oligarchi. Ma se Mosca guadagna un miliardo di dollari al giorno e ne spende altrettanti per uccidere gli ucraini, le sanzioni non funzionano. Qualche giorno fa è stato introdotto un tetto di 60 dollari al prezzo del petrolio russo. Le navi cisterna dei paesi che non imporranno questo prezzo, non potranno ottenere le assicurazioni marittime (e di conseguenza non potranno attraccare nei porti internazionali, ndr). In pochi istanti le esportazioni russe sono calate del 50%. Vediamo se durerà.

In passato lei ha fatto spesso il nome degli oligarchi e li svergognati in pubblico. Pensa che queste sanzioni li stiano danneggiando?

Sicuramente. Gli oligarchi sono finiti. Sono una specie in via di estinzione. Non possono aprire conti bancari in nessun Paese. Non possono viaggiare. Non possono fare affari con nessuno. Una volta ogni commerciante di gioielli, ogni concierge, voleva fare affari con loro e li adulava. Ora sono tossici, radioattivi. Nessuno vuole toccarli.

E per quanto riguarda il futuro della Russia e delle relazioni tra Russia e Unione europea?

Credo che Putin abbia rovinato la Russia per i prossimi 30 anni. Ormai è uno Stato emarginato, uno Stato terrorista. Prima di tutto la guerra deve finire. Serviranno risarcimenti e un governo democratico prima di poter guardare la Russia allo stesso modo.

Qual è il suo messaggio per lui?

Si dimetta prima che l'Occidente e il suo stesso popolo la costringano a farlo.

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