Donna uccisa a Catania: figlio dal gip per convalida fermo

Domani incarico autopsia, indagini su dinamica del delitto
Domani incarico autopsia, indagini su dinamica del delitto
Di ANSA
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
euronews pubblica le notizie d'ansa ma non interviene sui contenuti degli articoli messi in rete. Gli articoli sono disponibili su euronews.com per un periodo limitato.

(ANSA) – CATANIA, 28 LUG – E’ stato interrogato dal gip, nel
corso dell’udienze di convalida del fermo, il 15enne fermato due
giorni fa con l’accusa di avere ucciso la madre, Valentina
Giunta, 32 anni, catanese, accoltellata sulle scale della casa
da cui stava per traslocare, la sera di lunedì scorso. Gli esiti
dell’udienza non si conoscono ancora. Per domani però è fissato
il conferimento dell’incarico ai medici legali che dovranno
effettuare l’autopsia sul corpo della donna colpita da 4
coltellate. L’arma del delitto non è stata trovata. Valentina
Giunta aveva anche un figlio di 10 anni che al momento vive con
i nonni paterni. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire la dinamica
dell’omicidio, a cominciare dal motivo per cui la 32enne, che
era nell’appartamento per prendere le ultime cose, ha aperto la
porta e fatto entrare il figlio nonostante ne avesse paura, e di
accertare eventuali altre responsabilità sia nel delitto che
nelle fasi successive, quando il ragazzo ha cercato di
allontanarsi.
Sarebbe chiaro, invece, il movente: il 15enne non avrebbe
accettato la decisione della madre di lasciare la casa e
allontanarsi col fratellino minore lontano dal loro quartiere,
San Cristoforo, e dalla famiglia dell’ex compagno, che dal 2018
è detenuto. Il maggiore dei ragazzi, molto legato ai nonni paterni,
avrebbe sviluppato risentimento verso la madre che, a suo modo
di vedere, avrebbe ‘tradito’ il padre scegliendo di tagliare i
ponti con lui e con la famiglia. Secondo quanto raccontano i familiari della vittima,
Valentina sarebbe stata minacciata e aggredita più volte dalla
famiglia dell’ex compagno e viveva da un anno nel terrore. Due
volte avrebbe sporto denuncia, ma poi le avrebbe poi ritirate.
(ANSA).

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Cessate il fuoco traballante in Nagorno Karabakh. Arrivano gli aiuti

Sebastopoli colpita da un nuovo attacco missilistico

"L'Europa fa accordi con i dittatori per trattenere i migranti"