Aggredito da compagno di cella è grave, denuncia Sappe

Anarchico in 41bis è in sciopero della fame da 80 giorni
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Di ANSA
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(ANSA) – SASSARI, 27 LUG – Permane alta la tensione nelle
carceri della Sardegna secondo il Sindacato Autonomo Polizia
Penitenziaria (Sappe), che parla di una “notte di terrore” a
Bancali (Sassari) per una lite tra due detenuti. “Con uno
sgabello, un ristretto ha aggredito il suo compagno di cella
mentre dormiva, fracassandogli la testa. Trasportato in codice
rosso al pronto soccorso di Sassari, l’uomo è attualmente in fin
di vita. Non sono note le ragioni di questo folle gesto, ma la
situazione del carcere di Bancali è allarmante. Una situazione
sempre critica ed allarmante”, commenta Antonio Cannas, delegato
nazionale per la Sardegna del Sappe. Per Donato Capece,
segretario generale del Sindacato, “è necessario ripensare
completamente la questione penitenziaria. Quanto accaduto nel
carcere di Bancali deve necessariamente far riflettere per
individuare soluzioni a breve ed evitare che la Polizia
penitenziaria sia continuo bersaglio di situazioni di grave
stress e grande disagio durante l’espletamento del proprio
servizio. Non possono più essere ammissibili e tollerabili
atteggiamenti prevaricatori, arroganti da parte di una utenza
che ormai, è notorio a tutti, è sempre più spietata ed
insofferente al regime penitenziario, sia adulto che minorile!
La politica deve farsi carico di tale problema assumendo idonee
iniziative legislative per risolvere quando prima tale
questione”.
Il Sappe, che ha già annunciato una protesta in piazza a Roma a
settembre, chiede “l’uso degli scudi protettivi e caschi come
deterrenti e a protezione dei poliziotti penitenziari. Se il
Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Carlo
Renoldi non è in grado di trovare soluzioni alla gravissima
situazione delle carceri italiane e alla tutela degli
appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria deve avere la
dignità di dimettersi”, conclude il Sappe in una nota. (ANSA).

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