Chiedono una riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario, ma gli industriali hanno respinto la richiesta
Per il quarto giorno consecutivo le cave di marmo di Carrara sono bloccate per uno sciopero dei cavatori, in agitazione per il rinnovo del contratto provinciale.
Oltre ai bacini estrattivi di Colonnata, Torano e Fantiscritti, sono rimasti chiusi anche i laboratori e le segherie, mentre un corteo di lavoratori ha percorso le strade del centro di Carrara.
La protesta è scoppiata dopo la rottura del tavolo delle trattative con l'associazione Industriali, che ha respinto le rivendicazioni sindacali di una riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario, o, in alternativa, di un aumento delle retribuzioni a parità di ore lavorate.
Il braccio di ferro si preannuncia duro. "I lavoratori del marmo non si fermano e saremo al loro fianco come abbiamo fatto in questi giorni - afferma la Cgil di Massa Carrara. Siamo convinti di essere dalla parte giusta e per questo non siamo disposti a cedere a compromessi al ribasso".