(ANSA) – NAPOLI, 22 GIU – Quindici aziende agricole su 18
controllate in provincia di Caserta non sono risultate in regola
con la normativa in materia di lavoro; impiegavano infatti
lavoratori in nero. È quanto emerso dai controlli
anti-caporalato effettuati da una task force composta da
personale degli Ispettorati Territoriali del Lavoro di Caserta,
Salerno, Brindisi e Cagliari, assieme ai Carabinieri del Nucleo
Ispettorato del Lavoro di Caserta, al personale ispettivo
dell’Inps e dello Spesal dell’Asl di Caserta, con la
partecipazione dei mediatori culturali messi a disposizione
dall’O.I.M.. L’attività di vigilanza straordinaria è stata
realizzata nell’ambito del Progetto multi-agenzia SU.PR.EME.,
finanziato dalla Commissione Europea Fondo FAMI 2014/2020 e
coordinato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. I
controlli sono stati effettuati in aziende agricole situate
principalmente nei territori dell’agro-aversano,
dell’agro-sessano e della zona dei mazzoni. Al termine dei
sopralluoghi sono stati emanati otto provvedimenti di
sospensione dell’attività per altrettante aziende, per la
presenza accertata di 25 lavoratori “in nero”; nel dettaglio
sono state verificate, complessivamente, le posizioni di 78
lavoratori, 53 dei quali provenienti da Paesi extra-UE: 8 sono
risultati privi del permesso di soggiorno per motivi di lavoro e
per il loro impiego sono stati denunciati 2 imprenditori. Sono
in corso accertamenti per verificare possibili situazioni di
sfruttamento. Sono poi in corso le verifiche per eventuali
violazioni in materia di orario di lavoro e di sicurezza nei
luoghi di lavoro. (ANSA).
Caporalato nel Casertano, irregolari 15 aziende agricole su 18

Blitz task force composta da ispettorati, carabinieri, Inps, Asl
Di ANSA