Contrabbando tessuti da Cina a Prato,sequestro da 12mln euro

Gdf scopre import finte ditte, 5 indagati, evasi Iva e confine
Gdf scopre import finte ditte, 5 indagati, evasi Iva e confine
Diritti d'autore 
Di ANSA
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
euronews pubblica le notizie d'ansa ma non interviene sui contenuti degli articoli messi in rete. Gli articoli sono disponibili su euronews.com per un periodo limitato.

(ANSA) - PRATO, 21 MAR - Colpito un approvvigionamento di tessuti di contrabbando dalla Cina dalla GdF di Prato. Cinque cinesi sono stati denunciati e sono stati sequestrati 8,7 milioni di metri di tessuto del valore totale di 12 milioni di euro, diretto a ditte di confezioni dell'abbigliamento. L'indebito accaparramento di tessuti è presupposto di altri gravi reati tra cui l'evasione fiscale e contributiva, lo sfruttamento del lavoro, la contraffazione ed il riciclaggio dei proventi, inoltre consente di praticare prezzi assolutamente concorrenziali, impraticabili per chi rispetta le norme. L'indagine è stata mirata sui controlli ad alcune imprese inesistenti o inattive che risultavano destinatarie di spedizioni di tessuti dall'estero. Non solo: le aziende ungheresi, bulgare e greche indicate nei documenti di trasporto come fornitrici, oltre a operare in settori economici totalmente differenti (ad esempio, nel commercio all'ingrosso di ricambi di auto), non avevano compiuto nessuna effettiva transazione commerciale. Così la Gdf, con il coordinamento della procura di Prato, ha scoperto un sodalizio criminoso ideato da due cinesi con la complicità di tre prestanome loro connazionali, finalizzato al contrabbando in Italia di ingenti quantitativi di tessuti dalla Cina. Al centro una ditta di import-export; intorno imprese 'satelliti', locatarie di grandi depositi industriali del Macrolotto. Da un punto di vista formale sembrava tutto regolare ma nella realtà, le merci giungevano a Prato nei depositi delle ditte 'satellite'. Senza controlli nel tragitto, i documenti di trasporto fittizi erano stracciati e non contabilizzati e la merce era immessa nel mercato attraverso cessioni a terzi in evasione d'imposta. Con le verifiche il meccanismo è stato scoperto. Le Fiamme Gialle hanno eseguito numerose perquisizioni presso ditte e case degli indagati. I diritti di confine e l'Iva all'importazione evasi ammontano, rispettivamente, a 1 e 2,5 milioni di euro. (ANSA).

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Re Carlo sta meglio dopo la diagnosi di cancro e torna agli impegni pubblici, nessuna novità su Kate

Guerra in Ucraina, Usa e Spagna invieranno Patriot a Kiev, Austin annuncia altri 6 miliardi di aiuti

Le notizie del giorno | 26 aprile - Serale