Donne cuciono bandiere ucraine per la protesta contro la guerra

Manifestazione in piazza sabato mattina
Manifestazione in piazza sabato mattina
Di ANSA
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
euronews pubblica le notizie d'ansa ma non interviene sui contenuti degli articoli messi in rete. Gli articoli sono disponibili su euronews.com per un periodo limitato.

(ANSA) – PERUGIA, 26 FEB – La “resistenza” ucraina è anche in
una trentina di bandiere gialloblù, cucite nella taverna al
piano interrato di una palazzina appena fuori il centro storico
di Foligno che l’ANSA ha visitato. In vista della manifestazione
contro la guerra di stamani, organizzata nella città umbra da
una serie di associazioni, nel pomeriggio di venerdì alcune
signore ucraine – da circa 20 anni in Italia – si sono date
appuntamento per confezionare decine di bandiere da sventolare
in nome della pace. Una lampada illumina il piano della macchina
da cucire, l’ago e il filo corrono veloce sui bordi delle due
stoffe. Li uniscono, mentre il loro Paese si sta sfaldando sotto
i colpi dell’Esercito russo. La guerra, queste donne venute dall’Est in cerca di una vita
migliore, la vivono attraverso i messaggi che ricevono su
whatsapp, le telefonate che arrivano a raffica da amici e
parenti rimasti in Ucraina e leggendo le notizie dei siti
ucraini, oltre che italiani. Cuciono e stirano bandiere con gli
occhi pieni di lacrime e il dolore nel cuore. Ricordano il loro
passato, di quando vivevano in Ucraina. Le foto e i video delle
zone in cui sono nate e cresciute oggi sono scenari di una
tragedia immane che fino a qualche giorno fa non era nemmeno
immaginabile. Ogni tanto parlano nella loro lingua, soprattutto
quando hanno da raccontarsi di rifugi e strategie che i loro
parenti stanno adottando per sfuggire ai bombardamenti. È notte
fonda quando le bandiere sono tutte cucite. È ora di andare a
riposare, ma la preoccupazione e l’ansia prevalgono sul sonno.
(ANSA).

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Nagorno-Karabakh: le violazioni del cessate il fuoco, la rabbia, i colloqui

Stati Uniti, Zelensky bussa alla porta del Campidoglio per le armi

Il paradosso dell'Ungheria: il governo Orbán apre alla manodopera straniera