Waukesha, il giorno dopo la strage, una città incredula e senza spiegazioni

Waukesha, il giorno dopo la strage, una città incredula e senza spiegazioni
Diritti d'autore Jeffrey Phelps/AP
Di Euronews
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Il sospetto aveva una lunga serie di precedenti per violenze e abusi domestici. Le autorità non pensano a un atto terroristico

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Resta incredula la città di Waukesha, negli Stati Uniti, dove lunedì 5 persone sono morte nello schianto con un fuoristrada lanciato a folla velocità su una parata natalizia.

In onore dei 48 feriti, tra i quali bambini piccoli, e dlle vittime - 4 uomini e una donna, tra i 50 e gli 80 anni - una enorme fiaccolata si è tenuta nella cittadina del Wisconsin, che continua a domandarsi il perché di un gesto così folle e insensato.

Sull'autista del Suv ora pendono cinque accuse di omicidio volontario.

La polizia non pensa a una matrice terroristica: il 39enne Darrel Brooks, rilasciato su cauzione appena due giorni prima della strage, aveva alle spalle una lunga serie di precedenti per droga, abusi domestici e maltrattamenti.

La sua auto è stata ripresa da innumerevoli videocamere mentre sfrecciava a folle velocità lungo il percorso della parata: i testimoni hanno parlato di persone sbalzate in aria dall'impatto col Suv.

Tra i morti e i feriti c'erano membri di una banda musicale locale e le Dancing Grannies, le "nonnine danzanti" di Milwaukee, onnipresenti alle parate a Waukesha.

L'incidente è stato descritto come uno dei più grandi omicidi di massa avvenuto nella storia recente dello stato.

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