La bibliotecaria è un robot ed è la sorellina di Icub

Progetto in Sardegna del Crs4, dialoga con utenti fra scaffali
Progetto in Sardegna del Crs4, dialoga con utenti fra scaffali
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Di ANSA
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(ANSA) - CAGLIARI, 01 OTT - Fa l'assistente bibliotecaria. E sui libri conosce, vita, morte e miracoli di tutti gli autori. Si chiama Rossana, è nata a Pula, in provincia di Cagliari. L'età ? Non importa, è un robot. È la prima "macchina" antropomorfa del Crs4, il Centro di ricerca del Parco scientifico e tecnologico della Sardegna ed è nato in collaborazione con Athlos, azienda sarda specializzata in intelligenza artificiale e interazione uomo-macchina. È la "sorellina" di Icub, il robot dell'Istituto italiano di tecnologia. Ed è il risultato finale del progetto denominato Robotika, finanziato da Sardegna Ricerche con un importo di circa 300 mila euro. Rossana è stata "formata" per diventare assistente di biblioteca. Ed è in grado di interagire con i visitatori indicando la presenza dei libri richiesti e accompagnandoli agli scaffali. Non solo, riconosce anche i volti. E magari sa già quali sono gusti e aspettative dell'utente: rischia di diventare la "persona" più indicata per dare consigli agli appassionati di lettura. La sperimentazione, avvenuta con successo durante il secondo lockdown determinato dalla pandemia, si è svolta nei laboratori del Crs4 allestiti ad hoc come se si trattasse di una vera biblioteca. La forza e la novità, anche rispetto ad altre macchine, è nel software. In questo campo si è partiti proprio da zero. E - hanno spiegato i padri del robot - il lavoro è diventato una scoperta brevettata. "Rossana - spiega l'amministratore unico del Crs4 Giacomo Cao - riesce a percepire l'ambiente circostante, evitando ad esempio potenziali ostacoli, grazie al software sviluppato e brevettato dai nostri tecnologi. E' stato così depositato il marchio ROSSANA per identificare l'hardware, le componenti fisiche e il software di movimento del robot, e ci riserviamo di sviluppare in futuro anche un sistema di intelligenza artificiale proprietario". Alessandro Frulio, responsabile tecnico scientifico di Athlos, racconta che dietro c'è "un sistema conversazionale evoluto interamente realizzato per il robot, che gli fornisce un 'cervello' in grado di capire, parlare, ricordare e imparare" (ANSA).

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