L'Ungheria è il paese più danneggiato dal Covid. Danimarca la meno colpita

L'Ungheria è il paese più danneggiato dal Covid. Danimarca la meno colpita
Diritti d'autore Laszlo Balogh/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved.
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Di Susan Dabbous
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Secondo uno studio, i Paesi del Sud e Est Europa sono stati colpiti molto di più rispetto a quelli Scandinavi e la Germania

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Stessa pandemia, ma esperienze molto diverse. È un'Europa a due velocità quella fotografata da un recente rapporto del European Council on Foreign Relation, dal titolo “Le divisioni invisibili dell’Europa: come il covid-19 sta polarizzando la politica europea".

I Paesi del Sud e Est Europa sono stati colpiti molto di più rispetto ai paesi Scandinavi e la Germania. I danni, presi in considerazione dallo studio, includono sia l'aspetto sanitario che quello economico.

La differenza più notevole è tra la Danimarca, dove il 72% della popolazione si reputa non colpita affatto dal Covid 19 e l'Ungheria, dove solo il 35% afferma lo stesso. In Italia quasi la metà della popolazione ha sentito gli effetti del Covid.

Esiste poi un divario generazionale. Solo il 43% degli under 30 dice di non aver subito effetti negativi a causa della pandemia, rispetto al 65% degli ultrasessantenni.

"C'è un gran senso di rabbia tra i giovani – mette in guardia Mark Leonard, coautore del rapporto - è stato detto loro che questa era una crisi che avrebbe colpito gli anziani, ma in realtà si sentono loro le vere vittime. I giovani sentono di aver subito ingiustamente grandi limiti alla propria libertà di movimento e stile di vita. Ci sono davvero grandi probabilità che tra questa generazione monti un forte sentimento di anti-politica".

Il rapporto indica anche che quasi la metà dei cittadini di europei (43%) ritiene i propri governi responsabili della diffusione del virus.

"Molte delle persone che sono state colpite negativamente dal virus – prosegue l’esperto - accusano i governi di aver gestito male la pandemia, che sia quello cinese o quello del proprio Paese non importa. I governi, o chiunque sia al comando, secondo queste persone hanno fallito".

L'Europa appare quindi divisa anche davanti alla pandemia, ma su una cosa sembrano essere tutti d'accordo: quasi l'80% degli europei lamenta una perdita significativa della propria libertà.

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