La scalatrice Laura Rogora si scalda n vista di Tokyo 2020: conquistata la medaglia d'oro alla Coppa del Mondo di arrampicata sportiva a Chamonix
Poco meno di 150 centimentri, 20 annni, romana, e un sogno che si sviluppa in verticale: Laura Rogora vince l’ultima tappa della Coppa del Mondo di arrampicata sportiva a Chamonix e si prepara per Tokyo 2021, dove la disciplina fa il suo esordio a 5 cerchi.
"Questa è la mia ultima competizione prima dei Giochi Olimpici perciò non potevo chiedere un finale migliore per questa prima parte della stagione" commenta la scalatrice.
A Chamonix Laura Rogora si è imposta nel lead, la salita da capocordata, specialità nella quale eccelle e che consiste nell'effettuare una scalata su vie che aumentano di difficoltà progressivamente.
L'atleta azzurra ha dominato la gara, unica a raggiungere il top, mentre le sue avversarie la statunitense Natalia Grossman (41+) e la bulgara Aleksandra Totkova (38+), cedevano a qualche via dalla vetta.
Arrivare in cima, nel senso sportivo e figurato, è un suo sogno da bambina, ereditato dal padre con cui ha cominciato ad arrampicare all'età di 5 anni.
Ora la tesserata per le Fiamme Oro stacca il biglietto per il Giappone e prosegue la sua scalata.
Per Rogora, il pass per i Giochi è arrivato in occasione della competizione di Tolosa, nella prova di combinata (che unisce le specialità speed, lead e boulder, la prima legata alla velocità di arrampicata, le altre due alle dimensioni delle pareti da scalare).
La 20enne romana è la seconda azzurra a qualificarsi, dopo il lasciapassare ottenuto nell’agosto scorso da Ludovico Fossali.
Sul fronte maschile, è l'americano Sean Bailey a conquistare la medaglia d'oro: gara difficile, nessuno degli atleti è stato in grado di registrare un top. Lo sforzo di Bailey è stato sufficiente per aggiudicarsi il primo posto.