Debito comune e fondi europei decolla la grande ripresa economica anche in Grecia. 30 miliardi di euro in 5 anni per rilanciare l'economia ellenica. I premier Mitsotakis saluta il debito comune
Il Partenone, uno scenario ideale per chiudere l'ultimo atto della tragedia covid. Arrivano i soldi europei in Grecia. Il piano di investimenti per la ripresa del governo ellenico ha passato l'esame della Commissione europea.
Messaggera dell'Olimpo di Bruxelles la presidente della Commissione Ursula von der Leyen. Quasi 30 miliardi di Euro da investire con criteri produttivi, sotto il segno di Atena, mica come ai tempi del caos.
Dice Ursula von der Leyen:
"ci accingiamo a rimodellare il nostro continente per i decenni a venire. Con una digitalizzazione delle nostre economie come mai prima d'ora. C'è il Green Deal e vogliamo rafforzare le nostre società. Il nostro piano vale 800 miliardi, è il più grande progetto di ripresa in Europa dai tempi del Piano Marshall. È la ripresa di cui ha bisogno l'europa."
Il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis sottolinea l'importanza del principio del debito condiviso:
"il primo passo dell'Unione europea è l'emissione di un debito comune in favore degli Stati membri. Quello che un tempo era un tabù è un passo nella realtà presente e futura. La Grecia è uno dei Paesi che ne trarranno profitto. Può contare su 30 miliardi di euro"
I greci avranno a disposizione tra il 2021 e il 2026, 17 miliardi e 800 milioni di euro in fondi, e 12 miliardi e 700 milioni di euro in crediti. Come dire: la certezza della solidarietà europea e il fato degli dèi dei mercati finanziari.
E pensare che una decina di anni fa il popolo ellenico ha vissuto il dramma della crsis finanziaria. Nemesi e riscatti, tutto scorre.