Demolita in Bosnia chiesetta ortodossa eretta abusivamente

Demolita in Bosnia chiesetta ortodossa eretta abusivamente
Diritti d'autore  Sladjan Vasic/AP
Di euronews

Una battaglia legale di 20 anni ha consentito ad una signora bosniaca, che era stata cacciata dalla sua terra durante la guerra, di far demolire una chiesa costruita sulla sua proprietà

In Bosnia  le autorità hanno demolito una chiesetta ortodossa serba costruita abusivamente sul terreno di una signora bosniaca che durante la guerra era stata caccia dalla sua terra. L'istanza giunge dopo una battaglia legale durata 20 anni. La Corte europea dei diritti dell'uomo ha sancito la demolizione nel 2019. La chiesa fu eretta quando la proprietaria e la sua famiglia furono espulse dal villaggio durante la guerra in Bosnia.

Una vittoria amara 

"Ho vinto. Ho vinto in questa faccenda ma sono sfinita. Sono finita in ospedale 23 volte, ma sono sopravvissuta e ho vinto. Ho riconquistato la mia proprietà": confessa Fata Orlovic, la proprietaria del terreno che era stato occupato abusivamente.

Gli sfregi della guerra

Il marito di Orlovic era tra i circa 8.000 uomini e ragazzi bosgnacchi assassinati dalle forze serbe a Srebrenica nel 1995, la peggiore carneficina del conflitto etnico. Al ritorno al villaggio dopo la guerra, le richieste di Orlovic di rimuovere la chiesa furono ignorate. Nel 2000 è stato avviato il procedimento legale per costringere le autorità della Republika Srpska di conformarsi all'istanza europea e così è avvenuto.

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