Al via il recovery fund

Sejm, Warsaw
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Di Efi KoutsokostaAlberto de Filippis
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19 paesi hanno già presentato tutti i loro progetti. Alcune nazioni riceveranno il denaro prima di altre

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Con i voti nei parlamenti austriaco e polacco tutti i 27 Stati membri hanno portato a termine il processo parlamentare circa le risorse proprie, il che significa che la Commissione Europea potrà ora contrarre prestiti sui mercati a nome di tutti i governi dell'UE.

La Commissione ha confermato che 19 Stati membri hanno già presentato i loro piani nazionali di risanamento e quelli che lo hanno fatto entro la fine di aprile saranno i primi a ricevere la valutazione prevista per la fine di giugno.

Cosi Marta Wieczorek, portavoce della Commissione: "Una volta convalidato il piano, la Commissione deve vidimare una serie di documenti: il contratto di prestito, il contratto di finanziamento con gli Stati membri interessati e, dopo la firma e come previsto dal regolamento, la Commissione effettua il prefinanziamento pagamento del 13% per quanto possibile entro due mesi. Ciò significa che i primi pagamenti di prefinanziamento inizieranno sicuramente a luglio".

Per l'intera UE, il prefinanziamento è di circa 44 miliardi di euro quest'anno.

Il resto sarà pagato a rate man mano che i progetti e le riforme descritti nei piani arriveranno alle tappe concordate e il loro completamento verrà verificato.

Dice il regista Guntram Wolff-Bruegel: "È estremamente importante che ci siano controlli significativi e importanti perché questo è denaro europeo e ciò che l'Ue non può permettersi è che questo denaro vada sprecato e finisca nelle mani sbagliate o si esaurisca a causa della corruzione".Il programma finanziato dall'UE impone ai governi di spendere almeno il 37% del denaro che ricevono per ridurre le emissioni di CO2 nelle loro economie e il 20% per digitalizzarle.

Ma ovviamente le riforme sono la chiave per il successo.

Direttore Guntram Wollf-Bruegel: "Abbiamo qui una reale opportunità di modernizzare l'economia dell'UE. Sono abbastanza contento di quello che ho visto in termini di piani dell'Italia ma anche della Grecia. Penso che questi siano piani seri che vogliono modernizzare e migliorare il funzionamento della loro pubblica amministrazione in particolare e questo è un aspetto molto importante. Naturalmente questi sono i progetti. Vedremo se si realizzeranno. a cosa non sarà una passeggiata.

Le modifiche ai piani approvati possono essere apportate in una fase successiva, ma una tale modifica richiederebbe il riesame dell'intera procedura di approvazione europea.

ULTIM'ORA: a fine serata altri due stati, la Svezia e l'Irlanda, hanno presentato ufficialmente il loro recovery plan portando il computo totale dei paesi a 21

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