(ANSA) – PESCARA, 06 MAG – Tramite piattaforme online hanno
effettuato vendite per 630 milioni di euro evadendo il pagamento
delle imposte. Al termine delle indagini finalizzate ad
accertare reati di evasione fiscale, in particolare in materia
di Iva nel settore dell’e-commerce, il Nucleo di Polizia
economico finanziaria di Pescara e il Nucleo Speciale Entrate di
Roma hanno scoperto oltre 100 operatori economici che hanno
effettuato vendite non dichiarate al Fisco per un totale
superiore ai 330 milioni di euro in due anni. Le indagini hanno
consentito di individuare oltre un centinaio di soggetti, tra
cui una decina non italiani, che hanno venduto beni a privati
consumatori in evasione di imposta, superando le soglie di
punibilità previste per i reati di dichiarazione infedele,
omessa dichiarazione e omesso versamento dell’imposta dovuta.
Nell’ambito della stessa attività investigativa, inoltre, è
emersa la posizione di ulteriori 750 soggetti esteri, al momento
privi di un identificativo fiscale italiano, che avrebbero
effettuato, tramite marketplace, cessioni di beni per quasi 600
milioni di euro per i quali sono in corso approfondimenti. Per
rintracciare queste imprese si è reso necessario attivare i
canali di cooperazione internazionale, anche per scongiurare che
le stesse, dopo aver effettuato le vendite, si rendessero
irreperibili. Le vendite online nel periodo della pandemia sono
considerevolmente aumentate così come i controlli delle forze
dell’ordine e che hanno portato a far emergere in questa
indagine vendite occultate all’erario per oltre 630 milioni di
euro. (ANSA).
Vendite online, Gdf scopre evasione per 630 mln di euro

Indagini su Iva nell'e-commerce, individuati oltre 100 operatori
Di ANSA
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