Rifugiati: Alpha, oggi sono un uomo utile alla società

Dalla Guinea all'Italia, ora lavora in un centro commerciale
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Di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 10 NOV - "Mi hanno fatto diventare una persona utile per la società. Quando vedo alcuni miei fratelli rifugiati africani sono molto diversi da me perchè non sono stati fortunati come me. E a loro dico: per imparare non è mai troppo tardi". A parlare è Alpha Diallo, guineano di 41 anni, in Italia da quasi 4 anni. La sua vita è cambiata quando un anno fa ha cominciato un tirocinio lavorativo nella sede di Leroy Merlin di via Tiburtina a Roma. Alpha in Guinea aveva una sua sartoria "vivevo bene, ero tranquillo" ricorda. Fino a quando non è morto il padre, capo della sua comunità, che gli ha lasciato in eredità terre, animali e una grande fattoria. Lì sono cominciati i problemi, un gruppo di un' altra etnia sosteneva che i possedimenti del genitore erano stato ottenuti illegalmente ed è così iniziata dapprima una battaglia legale, poi minacce sempre più pesanti fino all'aggressione che lo ha costretto in ospedale per tre settimane. "In Guinea non mi potevano curare - spiega - e sono stato portato in Mali, quando sono uscito dall'ospedale, i miei amici più stretti mi hanno consigliato di lasciare il Paese, altrimenti avrei rischiato di essere ucciso". In Guinea ha lasciato sua moglie e tre figlie di 13, 10 e 5 anni e tre fratelli. E' andato quindi in Libia per lavorare nei campi "ma ci trattavano come degli schiavi" e così ha preso uno dei tanti barconi ed è approdato in Italia, a Lampedusa, poi è stato trasferito in un centro d'accoglienza a Roma Est. Ora grazie al tirocino è riuscito ad affittarsi una stanza a Torre Angela, periferia della Capitale. Leroy Merlin è una delle 121 aziende che nel 2019 si sono contraddistinte per aver favorito l'inserimento professionale dei rifugiati e che oggi sono state premiate dall'Unhcr, agenzia Onu per i rifugiati, nell'ambito del progetto Welcome - WorKing for Reguee Integration. (ANSA).

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