Le maratone al tempo del Covid-19. A Budapest di corsa 9000 corridori. Norme di sicurezza anti virus rispettate. A vincere l'edizione 2020 il corridore ungherese di lunga distanza Gáspár Csere
Le hanno chiamate le “maratone sopravvissute”. Quelle che si sono tenute finora nonostante la pandemia da Covid-19 pur con le dovute precauzioni sanitarie. Tra queste c’è la maratona di Budapest in Ungheria, che si è potuta tenere dopo che il governo lo scorso giugno aveva decretato la fine dello stato di emergenza. Così, con qualche mese di ritardo, la stagione sportiva è iniziata-
Sulle rive del Danubio l'epidemia di coronavirus o il maltempo hanno fermato i corridori. 9000 i maratoneti professionisti o amatoriali che si sono presentanti all'evento podistico più importante dell'anno.
Maratone e misure di sicurezza
Tutti di corsa e cercando di mantenere il distanziamento. C’à chi aveva la sua borraccia personale di acqua e vitamine, e chi il gel disinfettante per la mani. Una regola base contro il virus. "Abbiamo misurato la temperatura di tutti coloro che si sono presentati alla maratona", ha fatto sapere Árpád Kocsis, Capo dell’organizzazione. "So che può sembrare strano ma tutti i maratoneti hanno dovuto indossare la mascherina prima della partenza e dopo l'arrivo. Nei punti di ristoro tutto era sigillato, nessuno poteva toccare nulla. Questo poi è il primo anno in cui non abbiamo messo noi al collo le medaglie ai vincitori ma le abbiamo consegnate a mano,"
Lo sport: un aiuto per battere il virus
Un clima insolito ma pur sempre festoso. Tra i partecipanti tanti atleti professionisti come il famoso giocatore di pallamano László Nagy. A vincere la maratona di Budapest 2020, la prima dopo il confinamento, il corridore ungherese di lunga distanza Gáspár Csere: "Sono felice di essere riuscito a chiudere in meno di 2 ore e 20 minuti, ha detto l’atleta. Questo è il mio risultato migliore dalla maratona del 2002.”
Intanto mentre i contagi non si fermano, gli sportivi ricordano che fare sport è sempre salutare. Basta fare molta attenzione.