Chiudono i pub scozzesi, la Polizia controlla i movimenti della popolazione a Madrid
La chiusura per 15 giorni di pub e ristoranti nei maggiori centri scozzesi rischia di mettere sul lastrico migliaia di persone.
Lo stop durerà fino al 25 ottobre: solo in certe aree alcuni esercizi potranno restare aperti col divieto di vendere alcolici, si spera così che la misura contenga l'insidiosa infezione, che non molla.
Controlli di Polizia rinforzati a Madrid
Il Governo spagnolo ha decretato uno stato di allarme di 15 giorni con effetto immediato per la Comunità di Madrid.
Scattano i controlli stradali per chi entra ed esce dal centro urbano: in base alle nuove restrizioni, un massimo di sei persone può incontrarsi in pubblico o in privato, inoltre bar, ristoranti e palestre chiuderanno entro le 22 e l'occupazione sarà limitata al 50%.
Previsto lo schieramento di 7.000 agenti di Polizia e Guardia nazionale.
Russia
A Mosca, gli ospedali temporanei costruiti per curare i pazienti affetti da Covid-19 hanno riaperto in coincidenza del numero-record di nuove infezioni, oltre 12mila in 24 ore, di cui 4.000 solo nella capitale.
Il Paese vanta attualmente il quarto maggior numero di casi confermati al mondo, con quasi 1,3 milioni ed oltre 22.000 decessi.
Germania
In molte città, raggiunto l'allarme critico di 50 nuove infezioni ogni 100.000 residenti.
Le autorità hanno introdotto il coprifuoco e limitato la vendita di alcolici a Berlino e Francoforte per combattere il forte aumento dei casi di coronavirus.
Repubblica Ceca
Dal 5 ottobre, per 14 giorni è scattato il "coprifuoco sanitario" anche in Repubblica Ceca, con assembramenti interni al massimo di 10 persone e di raduni all'apero di massimo 20 persone.
Sono state ridotte tutte le attività culturali e sportive, ma il contingentamento riguarda anche le funzioni religiose, chiuse tutte le piscine.
In Croazia
L'Esercito croato ha montato tende da campo presso l'ospedale universitario della capitale Zagabria che serviranno per il triage delle persone bisognose di assistenza sanitaria.
Anche in Croazia le misure di contenimento della pandemia assomigliano a quelle dei Paesi vicini e sono commissurate all'entità delle popolazine e ai rischi di contagio.