Brexit: Londra dice no all'estensione del periodo di transizione

Brexit: Londra dice no all'estensione del periodo di transizione
Di Elena Cavallone
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Il segretario di stato britannico ha dichiarato che il Regno Unito non intende prolungare oltre la fine di dicembre il periodo di transizione

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Ripartono lunedì i negoziati di alto livello sull'accordo commerciale post Brexit, i primi da quando il Regno Unito ha lasciato l’UE. L’incontro virtuale tra il premier Britannico e i rappresentanti dell’Unione europea è iniziato in un'atmosfera amichevole.

Tuttavia, i recenti negoziati hanno registrato scarsi progressi, dopo che il Regno Unito ha confermato ufficialmente che non chiederà un'estensione del periodo di transizione. Un no deciso che è arrivato la settimana scorsa, a poche settimane dalla scadenza del 1 ° luglio, data per presentare la richiesta.

Mancano solo sei mesi per poter trovare un compromesso circa i nuovi rapporti commerciali tra Regno Unito e Unione europea e Bruxelles cerca di incalzare il suo interlocutore.

All'inizio di questa settimana il negoziatore europeo per la Brexit, Michel Barnier, ha dichiarato che non permetterà a Londra di scegliere unilateralmente le condizioni per il futuro accordo commerciale.

Rimangono ancora irrisolti i punti critici sulle condizioni di parità, la cooperazione giudiziaria e la pesca. Entrambe le parti potrebbero arenarsi sulle loro posizioni e impedire la riuscita di un accordo, commenta Sam Lowe, ricercatore presso il Centro per la riforma europea.

"Non credo che l'atmosfera politica sia ancora giusta, e non credo che Boris Johnson possa raggiungere un accordo entro fine anno. Deve presentarlo come una vittoria sull'UE e penso che sia possibile solo se l’UE cederà sulla pesca. Si dovrà anche allontanare dalla sua visione massimalista sugli aiuti di Stato per vedere l'accordo come un successo al pubblico euroscettico britannico. Ma ovviamente, una volta che si guarda ai dettagli, ci si rende conto che per raggiungere quell'accordo il Regno Unito dovrà allontanarsi da alcune delle sue posizioni ".

Il tempo stringe ed entrambe le parti vogliono assicurarsi il miglior risultato per i loro cittadini. Il braccio di ferro potrebbe continuare a lungo e la domanda è chi cederà per primo.

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