Sale il bilancio delle vittime, migliaia in fuga dal Nuovo Galles del Sud mentre chi resta ha accolto con insulti e gestacci il premier Scott. Anche i vigili hanno rifiutato di stringergli la mano
Nel Nuovo Galles del Sud, lo Stato australiano devastato negli ultimi giorni dagli incendi, le autorità hanno dichiarato lo stato d'mergenza, mentre si aggrava il bilancio dei danni e delle vittime. Sono almeno 18 i morti, decine i dispersi circa mille le persone evacuate.
Le autorità australiane hanno confermato una nuova vittima causata dagli incendi, sale così a 18 il bilancio dei morti, mentre migliaia di civili hanno cominciato ad evacuare le zone colpite dal fuoco. Per timore di finire le scorte, migliaia di automobilisti si sono messi in coda alle pompe di carburante, e si registrano code davanti ai supermercati.
Il ministro dei Trasporti del Nuovo Galles del Sud, Andrew Constance ha fatto appello ai residenti delle zone colpite affinché non si mettano in strada mettendo a rischio la vita a. Intanto, nelle aree isolate dal fuoco acqua, carburanti e cibo arrivano via mare, grazie alle navi della Marina.
**Insulti e rabbia contro il premier Scott Morrison
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Il capo del governo Scott Morrison ha invitato i cittadini alla calma e alla collaborazione coi soccorritori. "Non possiamo evitare le catastrofi naturali, ma possiamo controllare la nostra risposta, possiamo sostenere pazientemente gli operatori in modo da permettergli di svolgere il loro lavoro". In visita nel Nuovo Galles del Sud, il premier è stato insultato e accolto con rabbia. Alcuni residenti della città di Cobargo, tra gli altri anche alcuni vigili del fuoco, non hanno voluto neppure stringergli la mano.
"Come è possibile che ci fossero solo 4 mezzi della vigili per difendere la nostra città? Forse la nostra città non è ricca abbastanza? Eppure abbiamo un cuore d'oro, signor primo ministro".
Con temperature che superano i 40 gradi, gli incendi che imperversano nelle ultime settimane stanno mettendo a dura prova l'intero dispositivo della protezione civile australiana.
Secondo una valutazione delle autorità, gli incendi forestali hanno causato dalla fine di settembre la distruzione di almeno 1200 abitazioni riducendo in cenere una superficie boschiva pari a 5 milioni di ettari.