The Brief From Brussels: rally catalano davanti al parlamento UE

The Brief From Brussels: rally catalano davanti al parlamento UE
Di Ana LAZARO
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A due anni dal referendum sull'indipendenza della Catalogna, i manifestanti chiedono che i loro rappresentanti eletti al parlamento europeo vengano ammessi nell'emiciclo

Manifestazione indipendentista con ospite d'onore

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Con lo slogan "non rubate i nostri voti", ogni martedì alcuni manifestanti catalani si radunano a Bruxelles davanti all'europarlamento. Ma questo martedi si è unito a loro il leader: Carlas Puigdemont.

Al leader separatista e a un altro politico catalano non è stato permesso di prendere posto nell'emiciclo. Ricercati dalla giustizia spagnola, non hanno potuto assumere il loro mandato.

Per Puigdemont quella di oggi è un giorno speciale per far sentire la propria voce.

"Oggi è un giorno importante perché ci ricorda quello che abbiamo fatto due anni fa, quando più di due milioni di persone sono scese in piazza per votare durante il referendum sull'indipendenza. A cio sia aggiunge il fatto che due milioni di persone sono rimaste senza rappresentanza parlamentare al Parlamento europeo".

La corte suprema spagnola ha deciso di ritirare i mandati di arresto europei a seguito della negazione dell'estradizione di Puigdemont da parte di un tribunale tedesco. Ora il partito di opposizione Ciudadanos chiede una riforma di questo strumento di cooperazione giudiziaria.

Jordi Cana, eurodeputato liberale intercettato all'entrata dell'eurocamera afferma: "Il fatto che Puigdemont sia qui alle porte del Parlamento europeo e non in prigione è un problema per la democrazia europea che cercheremo di risolvere".

Il candidato a commissario europeo per la giustizia, Didier Reynders, afferma di essere disposto a prendere in considerazione la riforma del mandato d'arresto europeo.

Il nuovo volto delle politiche europee

Janusz Wojciechowski ha basato la sua carriera politica sulle questioni agricole. È quindi naturale che il politico polacco erediti il portafoglio dell'agricoltura nell'ambito della prossima Commissione europea. Prima di unirsi agli ultraconservatori del partito diritto Giustizia è stato membro del partito contadino ed è rimasto per quasi 12 anni nella commissione per l'agricoltura del Parlamento europeo, di cui era uno dei vicepresidenti.

Tuttavia, i suoi detrattori ritengono che solo due argomenti lo appassionino: il benessere degli animali e l'armonizzazione tra vecchi e nuovi paesi membri. La sua prossima missione sarà finalizzare la riforma della la politica agricola comune. I polacchi dovranno inoltre definire le loro azioni nel quadro del patto ambientale, voluto dalla presidente eletta Ursula Von der Leyen il cui desiderio è che il settore diventi più rispettoso dell'ambiente.

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