(ANSA) - ROMA, 1 OTT - La federazione di Taekwondo si schiera al fianco di Alessia Koroktova, che sogna di rappresentare l'Italia a Tokyo ma non potrà farlo in quanto priva di cittadinanza. Il presidente Fita, Angelo Cito, sottolinea che "Alessia da sempre ha il desiderio di gareggiare per il suo Paese, che è l'Italia, e si è sempre impegnata tantissimo. Ha ottenuto risultati importanti fino ad essere convocata ai raduni ma è costretta da questa assurda norma a rimanere a casa". A sconfiggerla non è stata un'avversaria, ma la burocrazia e una legge del 1992: la Korotkova è appesa al permesso di soggiorno: nata in Russia a Krasnojark, in Siberia, è cresciuta a Reggio Emilia ma non ha ancora la cittadinanza. "Avere un atleta del livello di Alessia e non averla in Nazionale - continua Cito - è una sconfitta per tutti, ma noi non ci arrenderemo e saremo sempre al fianco dei ragazzi come Alessia, affinchè possano realizzare il loro e il nostro sogno, vederli partecipare ai Giochi per un Italia sempre più inclusiva".
Taekwondo: Cito, Koroktova vittima norme
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Di ANSA
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