Amazzonia: sette paesi firmano accordo per prevenire nuovi disastri ambientali
Un accordo per stabilire meccanismi di vigilanza e sostegno reciproco, in modo da scongiurare nuovi disastri ambientali in Amazzonia. Lo hanno sottoscritto i leader di sette paesi a Leticia, nella selva amazzonica della Colombia: tra i firmatari dell'intesa ci sono Colombia, Perù, Ecuador, Bolivia, Brasile, Guyana e Suriname.
Alla riunione, svoltasi in una 'maloca', una casa indigena nella sede di Leticia dell'Università nazionale, hanno partecipato anche i rappresentanti dei popoli indigeni.
L'accordo prevede un più attento monitoraggio del processo di deforestazione attraverso l'uso dei satelliti, un meccanismo di scambio di informazioni per combattere attività criminali come l'estrazione mineraria illegale e un maggiore coinvolgimento delle comunità indigene.
"La sovranità di ciascun paese non è negoziabile - ha detto nel suo intervento in videoconferenza il presidente del Brasile Jair Bolsonaro -. Le nostre ricchezze saranno utilizzate in modo sostenibile, secondo le risorse a disposizione e in base alle nostre politiche".
Stando ai dati del governo brasiliano nel 2019 gli incendi nella parte brasiliana della foresta amazzonica - il 60% del totale - sono aumentati dell'83% rispetto all'anno passato. Un incremento, secondo gli ambientalisti, dovuto in parte alle politiche di espansione delle aree agricole portata avanti dal governo Bolsonaro, che in primo momento aveva accusato le ong - senza alcuna prova - di appiccare gli incendi.