Grecia: Mitsotakis annuncia la revoca del controllo sui capitali

Grecia: Mitsotakis annuncia la revoca del controllo sui capitali
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Di Euronews Agenzie:  Efe
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Le nuove misure entreranno in vigore dal primo settembre. I controlli erano stati introdotti dal governo Tsipras nel 2015 per bloccare la fuga di capitali all'estero

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Stop al controllo dei capitali stabilito negli anni della crisi per proteggere il sistema bancario greco. Il primo ministro Kyriakos Mitsotakis ha annunciato in Parlamento un emendamento per revocare i controlli introdotti dal governo Tsipras nel 2015, nel pieno dello scontro tra l'esecutivo greco da una parte e i creditori dell'Unione europea e il Fondo Monetario Internazionale dall'altra.
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Mitsotakis non ha risparmiato una stoccata al precedente governo, definendo "disastrosa" la decisione di introdurre i controlli quattro anni fa. "Oggi - ha detto - si mette fine a quattro anni di incertezza, è l'inizio di un nuovo ciclo di ottimismo per l'economia e le banche greche".

Le nuove misure entreranno in vigore a partire dal primo settembre. L'annuncio di Mitsotakis è arrivato dopo un vertice tra i funzionari del ministero delle Finanze, i rappresentanti delle banche del paese e la commissione dei mercati dei capitali. La decisione è stata presa su raccomandazione del governatore della Banca di Grecia Yannis Sturnaras, sulla base del costante aumento dei depositi bancari.

"Questa decisione - ha detto a Euronews Charalampos Gotsis, presidente della commissione dei mercati capitali - è un indicatore del rinnovato rispetto che gli investitori greci e stranieri nutrono nei confronti della nostra economia. È un passo molto importante per il futuro dell'economia del paese".

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I controlli, già prima dell'annuncio di Mitsotakis, erano diminuiti notevolmente rispetto al 2015. Sul mercato interno, ad esempio, non ci sono più restrizioni ai prelievi di contante, mentre le aziende possono versare ai propri clienti all'estero somme superiori ai 100mila euro.

Con la revoca totale sarà eliminato anche il limite sulla cifra in contanti (10mila euro) che può essere trasportata da ogni greco che viaggia all'estero e quello di 4mila euro che le persone fisiche possono trasferire all'estero ogni due mesi.

La stretta del 2015 era stata decisa dal governo Tsipras per contrastare la fuga di capitali - stimata in 30miliardi di euro - iniziata nell'autunno del 2014.

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