Crisi: Pd-M5s, prove d'intesa in un campo minato

Crisi: Pd-M5s, prove d'intesa in un campo minato
Di Gioia SalvatoriElena Cavallone
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Dopo l'incontro tra i capigruppo trapela ottimismo: "Non ci sono ostacoli insormontabili", dicono i Dem.

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Sia Pd che M5s sono arrivati al primo giorno di trattativa sotto pressione, tra veleni e divisioni interne con i leader a muoversi in un campo minato. 

Tra i 5 stelle cannoneggia Alessandro Di Battista che apre ancora alla Lega ma la sua è una posizione minoritaria tra i parlamentari. Nel campo Dem il segretario Nicola Zingaretti si vede costretto a richiamare all'ordine i suoi dopo le dichiarazioni di Matteo Renzi contro Gentiloni, accusato di minare la trattativa coi pentastellati.

Non è mai esistita nessuna manovra del Presidente Gentiloni per far fallire l'ipotesi di un nuovo Governo e sostenerlo è...

Publiée par Nicola Zingaretti sur Vendredi 23 août 2019

Però venerdì pomeriggio, alla fine di un incontro di un'ora e mezza tra i capigruppo delle due forze che si avvicinano per formare una nuova maggioranza parlamentare e un nuovo governo, è trapelato ottimismo

I Dem: "Non si sono ostacoli insormontabili"

Graziano Del Rio, capogruppo Dem alla camera ha parlato di "Un buon inizio, un'ampia convergenza di provvedimenti che potrebbero finire in un lavoro sulla legge di bilancio che può partire anche nelle prossime ore".

Al centro delle trattative la riduzione del numero dei parlamentari, il cavallo di battaglia del Movimento a cui il Pd, filtra, potrebbe dire sì se inserita "in un più ampio quadro di riforme", compreso, filtra, una legge elettorale. 

Ancor non è chiaro se i due leader, Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti, si incontreranno prima delle prossime consultazioni al Quirinale.

"Cinque giorni per cercare di riuscire in ciò che sembrava impossibile solo pochi giorni fa. Un'alleanza tra il Movimento a 5 stelle e il Partito democratico: due partiti che da anni hanno mostrato opinioni divergenti su come governare il Paese e l'Europa - spiega la nostra inviata a Roma, Elena Cavallone -  Ma una coalizione per bloccare la Lega ha bisogno che entrambe le parti debbano fare delle concessioni e questo potrebbe frammentare ulteriormente i partiti. Le politiche sociali e le questioni ambientali potrebbero rappresentare un terreno comune, tuttavia divergono sulle riforme costituzionali e sulle politiche economiche. Il tempo stringe e le scadenze europee sono strette, a cominciare dalla designazione del Commissario europeo e dall'approvazione della legge di bilancio".

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