La sentenza della Corte è destinata a avere ripercussioni su tutte le aziende dell'economia digitale
Il modo in cui Facebook e le altre compagnie tecnologiche utilizzano i dati che condividiamo sulle loro piattaforme sarà al centro di una decisione cruciale della Corte di giustizia europea.
Il pronunciamento è atteso entro l'anno e potrebbe avere ripercussioni su altre multinazionali.
Per Estelle Masse della Ong 'Accedi ora' le conseguenza della sentenza sono imprevedibili ma di ampia portata:
"Anche se il caso si concentra su Facebook, avrà più ampi risvolti, vedremo effettivamente qual è il livello di violazione dei diritti umani che può essere tollerato e quali sono le minacce che si pongono all'economia digitale".
Edward Snowden è stato il primo a denunciare l'intrusione dei servizi di intelligence nella vita privata delle persone. A scendere in campo contro Facebook anche l'attivista austriaco Max Schrems, che ha accusato la piattaforma di non rispettare le norme sul trasferimento e l'uso dei dati personali.
Estelle Masse evidenzia un pproblema di grande disparità tra Usa e Europa:
"Il problema vero è che, mentre abbiamo alcune regole valide in Europa che devono essere tutelate, non appena i dati vengono trasferiti negli Stati Uniti, perdiamo il nostro diritto di difenderci da qualsiasi violazione".
La sentenza della Corte di giustizia è destinata a fare storia.