Droni, veicoli telecomandati e 5G: l'evoluzione tecnologica entra in miniera

In collaborazione con The European Commission
Droni, veicoli telecomandati e 5G: l'evoluzione tecnologica entra in miniera
Di Claudio Rosmino
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La nostra società ha sempre più bisogno di metalli e minerali. Come aumentarne la produzione riducendo l'impatto delle attività estrattive sull'ambiente e senza mettere in pericolo vite umane? La risposta arriva dalla tecnologia.

L'evoluzione tecnologica entra in miniera per trasformarla in un luogo più sicuro per chi ci lavora e per ridurre l'impatto sull'ambiente. In un futuro prossimo vedremo circolare nelle gallerie droni e veicoli autonomi, comandati a distanza tramite reti 5G.

Adattare la tecnologia per una miniera più "verde" ed efficiente

Una rivoluzione hi-tech sta dando forma all'industria mineraria di domani. Se l'Europa non può fare a meno delle riserve minerarie, può però rendere il lavoro in miniera più sicuro, efficiente e sostenibile con l'uso di nuove tecnologie e nuove procedure. A questo scopo un progetto di ricerca europeo sta lavorando sull'adattamento dei macchinari esistenti, come spiega la professoressa Jenny Greberg dell'Università di Lulea, in Svezia, specializzata in ingegneria mineraria: "Si tratta per esempio di usare droni nelle miniere, per evitare di dover inviare esseri umani in luoghi potenzialmente pericolosi. Si tratta di usare veicoli elettrici anziché alimentati a gasolio, per ridurre le emissioni di anidride carbonica, di gas serra. Si tratta di incrementare il livello di automazione, per operazioni molto più rapide e con interazioni umane ridotte...".

Il trailer del progetto Sims

Droni salvavita

Tempi più brevi e condizioni di lavoro più sicure sono fra gli obiettivi del progetto Sims. Preziosi alleati per questa missione sono i droni, in grado di esplorare le gallerie senza mettere a rischio vite umane: un operatore in remoto può ottenere rapidamente informazioni sul tipo di roccia o sulla stabilità di una galleria dopo l'abbattimento di una parete.

L'utilizzo di questi dispositivi autonomi permette anche di accorciare i tempi d'ispezione delle rocce, migliorando la pianificazione delle operazioni, mentre la maggiore accuratezza nel rilevamento delle crepe renderà più sicure le gallerie.

"Il drone - precisa l'ingegnere Dariusy Kominiak - dispone di diversi sensori che esplorano l'ambiente, cercano la galleria e ne seguono il percorso, è dotato di una telecamera che registra quel che sta succedendo, e anche di molte luci per poter vedere in un ambiente completamente buio".

Il 5G, struttura portante della rivoluzione in miniera

Alla base dell'intera rivoluzione è la connessione 5G, disponibile in tutta la miniera grazie a speciali ripetitori. L'alta velocità e le eccezionali prestazioni del 5G consentiranno agli operatori di controllare in modo affidabile i macchinari da una collocazione remota in superficie.

Affinché la digitalizzazione delle miniere diventi realtà, è necessario disporre di una rete di comunicazione affidabile in grado di supportare i dispositivi di prossima generazione, come sensori connessi o macchinari telecomandati, come riassume lo specialista Tomas Jönsson: "Vogliamo trasferire sotto terra la connettività cellulare che abbiamo in superficie, quella del telefonino che usiamo tutti i giorni, non solo per le semplici comunicazioni, per esempio a voce, o per la semplice navigazione sul web, vogliamo anche usarla per controllare da remoto macchinari pesanti e sensori. Ci vuole qualcosa che sia veramente affidabile, a bassa latenza, con un feedback in tempo reale".

La realtà virtuale per far uscire la miniera... dalla miniera

L'università di Lulea - partner del consorzio che partecipa al progetto, composto di compagnie minerarie, fornitori di apparecchiuature e sistemi e altri atenei -  ha anche sviluppato un simulatore che consente di esplorare la miniera in realtà virtuale interagendo con l'ambiente e con le macchine come previsto nel progetto. L'obiettivo è di aiutare l'utente ad acquisire una conoscenza approfondita di quel che sarà la miniera del futuro, dice il senior project manager Niclas Dahlström: "L'ambientazione in realtà virtuale, per come la vedo io, è preziosa principalmente per due ragioni: fornisce una formazione teorica e operativa, ma soprattutto consentirà alla società in generale di imparare, permetterà alla miniera di andare verso la gente, visto che la gente non può entrare nella miniera. Questo strumento ora serve più agli operatori, per capire che cosa stia succedendo, quale sia la successione delle diverse operazioni in una miniera".

La produzione dell'industria mineraria è destinata a crescere per via della crescente domanda di minerali e metalli, indispensabili nella nostra vita quotidiana. Nella miniera del futuro, grazie anche all'uso di questo tipo di tecnologie, l'impatto ambientale povrà essere ridotto.

Journalist • Selene Verri

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