I "moduli", l'ABC della lotta europea contro gli incendi

In collaborazione con The European Commission
I "moduli", l'ABC della lotta europea contro gli incendi
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Di Monica Pinna
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L'Italia fa parte dei cinque Stati membri che hanno già messo a disposizione due velivoli per la neonata flotta antincendi europea. Si tratta della riserva nota come RescEU, in base alla normativa che ha potenziato il Meccanismo di Protezione civile europeo.

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L'Italia fa parte dei cinque Stati membri che hanno già messo a disposizione due velivoli per la neonata flotta antincendi europea. Si tratta della riserva nota come RescEU, in base alla normativa che ha potenziato il Meccanismo di Protezione civile europeo.
  L'obiettivo è far fronte alle catastrofi naturali e in particolare agli incendi boschivi in vista di una stagione che si annuncia rovente. Il Direttore della Protezione Civile italiana, Luigi D'angelo, ci spiega in che modo è strutturata l'interazione tra le squadre europee.

"Nell'ambito del Meccanismo di Protezione Civile europeo, sin dal 2007 si è cercato di dare una forma standard alla capacità operativa dei singoli Stati membri. Quindi, se parliamo per esempio di antincendio boschivo, sono stati condivisi con tutti gli Stati membri dei format standard attraverso i quali ciascuno Stato deve contribuire alla risposta all'emergenza degli incendi boschivi. Nel caso per esempio degli incendi abbiamo un modulo che si compone di 57 operatori 25 mezzi e sviluppa una capacità operativa che è simile a quelle degli altri Stati membri come vediamo proprio qui all'interno di questo campo. Ciascun paese che contribuisce", conclude D'Angelo, "porta una capacità simile agli altri per poter inter-operare e lavorare sinergicamente".

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