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Sei arresti a Latina per riduzione in schiavitù

Sei arresti a Latina per riduzione in schiavitù
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Di Euronews
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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L'organizzazione che faceva capo a una cooperativa sfruttava migranti anche in attesa di regolarizzazione per lavori a cottimo nei campi. La paga non superava i 4 euro l'ora. In manette anche due donne

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Sono sei gli arrestati (fra cui due donne) nell'ambito dell'operazione "Freedom", contro il caporalato a Latina. A conclusione di indagini iniziate a fine 2017 è stata smantellata una media organizzazione dotata di depositi, mezzi di trasporto risalenti ad una società cooperativa con sede a Sezze.

Rete di sfruttamento nel basso Lazio

L'organizzazione sfruttava i migranti delle campagne laziali per lavori a cottimo. La paga era di pochi eruro l'ora. I braccianti di origine centraficana o romena attendevano la mattina presto il passaggio di furgoncini che li portavano sui campi dove lavorare anche per 12 ore senza pause.

Tante le aziende che facevano ricorso a questi intermediari

Questa manodopera veniva illecitamente "prestata" a centinaia di aziende agricole non solo nel basso Lazio. I poliziotti hanno potuto accertare che i braccianti provenivano anche dai centri di accoglienza straordinaria ed erano in attesa del riconoscimento della protezione internazionale.

Le indagini di natura patrimoniale hanno portato al sequestro di 5 abitazioni, 3 depositi, 3 appezzamenti di terreno, 9 autovetture, 36 tra furgoni e camion, 1 società cooperativa, 4 quote societarie e numerosi rapporti bancari, per un valore complessivo di circa 4 milioni di euro.

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