Apple in calo, male le vendite in Cina

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Di Euronews
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Sull'azienda americana pesano fattori macroeconomici come il dollaro forte e la tensione per il caso Huawei

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Apple ha rivisto al ribasso le stime per il primo trimestre dell'esercizio fiscale, provocando la caduta del titolo a Wall Street. La comunicazione agli investitori arriva direttamente dall'amministratore delegato Tim Cook, che dà la colpa al mercato cinese, dove sono crollate le vendite anche per le crescenti tensioni dopo l'arresto in Canada della direttrice finanziaria di Huawei, l'azienda cinese. In Cina c'è stata una vera e propria campagna di boicottaggio nei confronti dell'azienda americana.

Apple per il primo trimestre stima di avere ricavi per 84 miliardi di dollari, in calo rispetto alle previsioni iniziali di oltre 91 miliardi. Questo dato è sempre guardato con attenzione dagli investitori perché include le vendite di Natale.

''Sapevamo che un dollaro forte avrebbe creato venti contrari'', scrive Tim Cook. L'ad cerca comunque di rassicurare: ''Nonostante le difficoltà riteniamo che le nostre attività in Cina abbiano un futuro brillante''. ''Quando abbiamo parlato delle stime per il primo trimestre 60 giorni fa sapevamo che i primi tre mesi dell'anno sarebbero stati influenzati da fattori macroeconomici'' spiega l'amministratore delegato. ''Non possiamo cambiare le condizioni macroeconomiche, ma - tenta di rassicurare Cook - stiamo prendendo e accelerando altre iniziative per migliorare i nostri risultati''.

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