Brexit, accordo potrebbe costare circa 1200 euro anno a ciascun cittadino

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Di Antonio Michele Storto
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ad affermarlo è un'analisi dettagliata condotta dal National Institute of Economic and Social Research, un think thank indipendente

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L'accordo raggiunto a Bruxelles da Theresa May è meno dannoso dal punto di vista economico rispetto a una cosiddetta Brexit dura, ma porterà comunque a una riduzione del commercio, degli investimenti esteri, della produttività e della migrazione, **penalizzando il reddito nazionale. **

A dirlo è una prima analisi economica dettagliata, prodotta dal National Institute of Economic and Social Research. Stando ai risultati della ricerca, entro 2030 il PIL sarà diminuito del 4% annuo, il commercio con l'UE del 46% in totale e gli investimenti diretti esteri del 21%.

"**Gli investimenti in realtà si sono già appiattiti" **dice Vicky Price, a Capo del Consiglio economico del Center for Business and economic research. "Se si guarda a ciò che è successo negli ultimi tre trimestri, gli investimenti delle imprese sono in calo. E questo è davvero terribile per l'economia britannica. Perché senza investimenti non si ottiene l'innovazione, non si ottiene produttività e si rimane ulteriormente indietro sulla competitività".

Se i risultati della ricerca dovessero rivelarsi esatti, il crollo nel Pil potrebbe finire per sottrarre circa 1090 sterline l'anno dal reddito di ciascun cittadino britannico, pari a circa 1200 euro. Lo studio è stato commissionato dai promotori della campagna denominata the People's Vote, i che da tempo chiedono un secondo referendum.

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