(ANSA) - BOLOGNA, 15 NOV - Un 38enne è indagato a piede libero a Bologna per l'omicidio volontario premeditato del padre, 70 anni, morto il 4 novembre in circostanze non chiare, dopo essere stato dimesso dall'ospedale Maggiore dopo un ricovero. L'uomo è accusato di aver provocato la morte del padre iniettandogli farmaci o sostanze venefiche. L'ipotesi dovrà trovare conferma negli esami tossicologici disposti, insieme all'autopsia, e di cui si attendono gli esiti. L'inchiesta dei carabinieri di Zola Predosa e del Nas, coordinati dal Pm Antonello Gustapane. Il 70enne, A.M., era stato prima ricoverato per un periodo in ospedale, poi dimesso e infine morto nella sua casa, in provincia. Tra le circostanze, non l'unica, che hanno portato gli inquirenti a richiedere un approfondimento, un segno sul collo della vittima, che può far pensare a un'iniezione. Il figlio, difeso dall'avvocato Alessandro Veronesi, è stato prima sentito come testimone, quindi perquisito. Il possibile movente sarebbe di natura economica.
Indagato per morte padre, 'avvelenato'
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Di ANSA
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