Desiree:la madre,avevamo chiesto aiuto

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Di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 31 OTT - "Hanno scritto che la mia Desirée non era altro che una drogata, come se questo fosse un buon motivo per morire a quel modo e a 16 anni. Hanno lasciato intendere, suggerito, insinuato che io fossi, in realtà, una tossicodipendente, che non seguissi mia figlia e che l'avessi abbandonata. Non è vero e lo trovo ignobile. Quei balordi hanno violato mia figlia, ma la stampa, i social e le tv stanno violando adesso anche me e la mia famiglia". A parlare al settimanale Grazia, è Barbara Mariottini, madre di Desirée, la ragazza di Cisterna di Latina violentata e uccisa a Roma tra la notte del 18 e la mattina del 19 ottobre. "Siamo stati noi stessi a rivolgerci ai servizi sociali. Abbiamo chiesto aiuto a chi doveva darci una mano, ma evidentemente non è servito -dice la donna- Si prova sempre a fare i genitori. Per ridurre tutto si dice: Se l'è cercata. Come se la colpa fosse sua. Me la vogliono trattare come una drogata. Hanno abusato di mia figlia da viva, stanno continuando a farlo anche ora che è morta".

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