Approvata la legge contestata dai deputati arabi, che rappresentano il 20 percento della popolazione
Dopo 8 ore di discussione è passata nel parlamento israeliano la controversa legge che qualifica Israele come Stato nazionale del popolo ebraico, la cui lingua ufficiale e i simboli sono appunto correlati solo ed esclusivamente a questo popolo, All'arabo viene riconosciuto uno 'status particolare'.
"Continueremo ad assicurare i diritti civili nella democrazia israeliana - dice il premier Benjamin Netanyahu - questi non verranno toccati, ma anche la maggioranza ha dei diritti e la maggioranza decide. La maggioranza assoluta vuole riconoscere al nostro Stato il carattere ebraico per le generazioni che verranno".
I deputati arabi hanno aspramente osteggiato questa legge.
"La legge Stato-nazione è un reato d'odio. La minoranza araba, i cittadini arabi sono totalmente discriminati" dice il deputato arabo, Ahmed Tibi.
Gli arabi in Israele rappresentano il 20 percento della popolazione e adesso temono di essere trattati da cittadini di serie B. Preoccupazione condivisa anche da Amir Fuchs, ricercatore a "Israeli democracy institute": "Il problema è che questa legge cambia l'equilibrio tra Israele come democrazia e Israele come Stato ebraico ed è molto chiaro che il legislatore non ha incluso il principio di uguaglianza tra i fondamentali come era scritto nella Dichiarazione di Indipendenza.
Il testo originario addirittura prevedeva l'esclusione degli arabi dagli insediamenti. Parte che è stata poi riscritta limitandosi a promuovere gli insediamenti ebraici.