Nella notte tra martedì e mercoledì 273 persone, tra le quali anche dei neonati, sono stati recuperati al largo delle coste spagnole
Il 'Salvamento Maritimo', l'organizzazione di soccorso e sicurezza marittima spagnola, ha reso noto di aver tratto in salvo nello Stretto di Gibilterra, nella notte tra martedì e mercoledì, 273 persone, tra le quali una ventina di donne e neonati. I migranti si trovavano su 15 barconi provenienti dalla costa nord-africana e sono stati trasferiti nei porti del sud dell'Andalusia.
"Sapevo che c'era la possibilità di morire, ma Dio è lassù", racconta un 24enne proveniente dal Camerun. "Dio sa che nella mia vita finora non ho mai causato problemi. Penso che coloro che vogliono chiudere le porte ai migranti non stanno pensando con lucidità. I migranti non vengono qui per creare problemi. Se vieni qui è perché stai cercando una vita diversa, una vita migliore per te stesso".
Le condizioni di salute degli ultimi migranti arrivati sulle coste andaluse non sono preoccupanti, come spiega la coordinatrice della Croce Rossa, Lidia Alonso: "Coloro che sono arrivati in questi giorni erano in buone condizioni. Non abbiamo riscontrato molti casi di ipotermia. E' altresì vero che nei giorni scorsi c'erano molte persone con bruciature, in particolare coloro provenienti da Marocco e Algeria, perché hanno compiuto la traversata su barche a motore".
Già martedì altre 447 persone erano state tratte in salvo dalle imbarcazioni del 'Salvamento Marittimo' nella zona dello Stretto di Gibilterra. In totale nell'ultima settimana sono stati recuperati circa 1800 migranti.